Bologna, 22 marzo 2022 – «La prima volta ho bussato timidamente al Ravennate. La seconda sono stata un po’ più temeraria. La terza ho pensato: ‘O viene qualcuno alla porta o la porta cade’» È così che Dominique De Bartolo racconta il suo arrivo alla ‘mecca del Ravennate’. Lei romana-romana, cresciuta ai Pratoni con Nicoletta Romagnoli, Cico Galeazzi e a Capannelle con Raimondo D’Inzeo, aveva un progetto in tasca e il Circolo Ippico Ravennate, sede storica del completo italiano, era il luogo ideale per realizzarlo. Sarà un caso, ma quando ti formi con maestri di questa caratura e hai la stoffa giusta, non ci sono progetti irrealizzabili…
Ma cosa fa Dominique De Bartolo? Proviamo a spiegarlo in un modo semplice. Attraverso l’equitazione, attraverso i cavalli, basandosi sui principi promossi dall’equitazione integrata, Dominique vuole incontrare le fragilità delle persone che si avvicinano al suo progetto e far loro conoscere l’immenso ‘potere del bene’ che si può respirare vicino ai cavalli.
Il progetto di Dominique, che compie oggi un anno di vita, si chiama ‘Lucilla a cavallo insieme’.
Ci spiega Dominique: «Il progetto si è concretizzato in termini di adesioni e si rivela efficace perché l’equitazione integrata rivolta a giovani con fragilità consente il recupero di abilità e funzionalità psicomotorie e favorisce l’integrazione sociale».
Ma la cosa che poi tiene moltissimo a chiarire è che lei sta parlando solo di equitazione ludica, equitazione integrata appunto…
«Monto a cavallo da quando ero ragazzina. Ho incontrato tantissime realtà sportive ma c’è stato un momento in cui ho capito che l’equitazione integrata era la ‘mia’ scelta. Sono oramai 11 anni che mi occupo di questo segmento e la realizzazione di questo progetto è il prodotto di un lavoro lungo e tenace».
Gli amici di Lucilla a cavallo insieme
Tra i supporter dell’attività di Dominique c’è sicuramente l’intero staff del Ravennate che onora con questa scelta la tradizione equestre che contraddistingue la sua storia. Ma quando un progetto merita, sulla sua strada incontra di sicuro altri amici. E così è stato dato che il Comune ha patrocinato l’iniziativa e non mancherà di sostenerla che nel futuro prossimo.
La pratica sportiva dell’equitazione integrata punta sulle potenzialità del cavallo che, a differenza degli strumenti inanimati utilizzati da altre attività ludico-ricreative, si muove e interagisce, stabilendo con il cavaliere un rapporto di empatia e fisicità in grado di trasmettere fiducia e sicurezza nelle proprie capacità. È la conquista di gradi sempre maggiori di autonomia. È un altro meraviglioso esempio di cosa i cavalli possono fare per noi…