Roma, 17 giugno 2020 – Nei prossimi giorni l’Università Agraria di Allumiere vaglierà i cavalli al pascolo sui terreni di sua proprietà.
I responsabili dell’ente infatti, dopo aver registrato l’evidenza tra loro di un gran numero di equini non regolarmente denunciati dai proprietari, ha deciso di separare il grano dal loglio (per dirla in modo evangelico) e catturare quindi i cavalli – per lo più Tolfetani – che non risulteranno in regola.
Ha spiegato Pietro Vernace, presidente dell’Università Agraria di Allumiere: “La situazione è diventata intollerabile sia per l’evasione diffusa e concreta ai danni del nostro Ente, sia per l’assoluto pascolo legittimo degli equini sprovvisti di qualsiasi mezzo di riconoscimento ex lege. Il bestiame suddetto in esubero a quello regolarmente denunciato crea non pochi problemi di organizzazione gestionale, soprattutto la stagione estiva laddove la siccità e, quindi, l’approvvigionamento idrico risultano di vitale importanza”.
I cavalli clandestini, “sans-papier” insomma, verranno isolati e si tenterà il loro riconoscimento tramite lettura del microchip prima di procedere alle successive azioni previste dalle disposizioni vigenti in assenza di proprietari.
“Andremo a pulire i comparti per catturare gli animali selvatici e pericolosi. Una volta esplicate tutte le formalità terremo come vuole la legge gli equini chiusi per 20 giorni per fare il riconoscimento dei microchip in accordo con la ASL: se avranno il microchip si potranno chiamare i loro proprietari, i quali dopo aver pagato la penale si porteranno via i propri animali. Per i cavalli senza microchip e per i quali non sarà possibile arrivare ai proprietari allora provvederemo a venderli all’asta e così gli amanti dei cavalli con poca spesa potranno portarsi a casa un bel cavallo Tolfetano”.
Tutti all’erta quindi, e tenete d’occhio il sito dell’Università Agraria di Allumiere – o quello del Comune di Allumiere che è più aggiornato.
Qui qualche notizia su questo ente, che garantisce la conservazione di un ambiente prezioso e qui la fonte della notizia, da Civ.online