Darwin, 25 gennaio 2019 – Nei Territori del Nord australiani, vicino ad Alice Springs sono stati trovati i corpi di circa 40 Brumbies, i cavalli discendenti da quelli domestici scappati dalle fattorie e poi felicemente ambientatisi in natura, uccisi dalla sete e dalla siccità che ha prosciugato le pozze d’acqua per l’abbeverata.
Altri 50 sono poi stati soppressi perché in condizioni troppo gravi a causa delle conseguenze dell’ondata di caldo (46° e oltre) che sta colpendo i territori australiani.
Una comunità dell’entroterra aveva notato l’assenza del branco dai suoi soliti luoghi di pastura, i ranger hanno quindi fatto ricerche e trovato poi sia i corpi di quelli già deceduti che i soggetti ancora vivi ma in sofferenza.
Ralph Turner, un cittadino australiano che abita in quella zona, ha pubblicato alcune foto online: «Una carneficina» è stato il suo commento alla BBC, «ero devastato, non avevo mai visto niente del genere. Non potevo credere che fosse successa una cosa simile. Un numero biblico di cavalli è stato spazzato via in due giorni».
E’ stato annunciato un piano per la ricerca e il salvataggio di altri 120 cavalli, asini e cammelli che si dovrebbero trovare in una zona vicina a quella di Alice Springs.
I Brumbies sono molto numerosi allo stato selvatico, spesso le autorità australiane sono costrette a diminuirne il numero per non sovraccaricare l’ecosistema in cui vivono le loro band, o mob, come vengono chiamati i branchi: facilmente addomesticabili, allo stato selvaggio sono sia una attrazione turistica che una risorsa economica.
Costituiscono infatti il 30% dei soggetti da carne venduti sul mercato estero dallo stato australiano, per un fatturato di svariati milioni di A$.
Fonte: Ansa