Bergamo, 23 marzo 2020 – “E’ ora di pensare alle persone: basta cuoricini e like, adesso ci vogliono i fatti”: è la voce gentile ma decisa di Marco Cortinovis a spiegarci cosa sta facendo la Unione Centri Equestri di Bergamo, uno dei comuni italiani colpiti più duramente dalla epidemia causata dal Covid-19.
“Abbiamo lanciato una raccolta fondi per acquistare respiratori che saranno installati nel reparto di rianimazione dell’ospedale da campo che, in questo esatto momento l’Associazione Nazionale Alpini sta finendo di approntare a Bergamo”, continua Cortinovis: “è ora che la gente di cavalli la smetta di pensare a escogitare trucchi per andare a montare nonostante le restrizioni, e si renda conto che c’è bisogno dell’aiuto di tutti per sopravvivere. Qui a Bergamo una famiglia su quattro è colpita dal Coronavirus, ma non vogliamo soffermare i pensieri sulle cose negative quanto attirare l’attenzione su quello che possiamo veramente fare di utile: donare anche soltanto una piccola somma per aiutarci a mettere un maggior numero di apparecchi respiratori a disposizione dei pazienti più gravi”.
Hanno già aderito in tanti a questa iniziativa: Marco Di Paola, Vittorio Orlandi, Lorenzo De Luca, Alberto Zorzi e tanti, tanti altri i cui nomi potete vedere direttamente sulla piattaforma dedicata Gofundme, dalla quale si possono effettuare direttamente le donazioni.
Confidiamo che a loro si aggiungano altri amici così da sentirci tutti riuniti in una unica, grande famiglia: perché la gente di cavalli è una famiglia, ed è esattamente in momenti come questi che serve tutta la forza che una famiglia può dare.
E tutti insieme dare vita ad un grande album, tutto da sfogliare, che riesca a riempire della gioia della speranza anche questi momenti difficili.
L’ospedale da campo di Bergamo sarà “…il più grande ospedale da campo civile d’Europa – anticipa il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero –. Sarà attivato in tempi brevissimi, dalle 72 alle 96 ore”.
Quindi diamoci dentro, ragazzi: dobbiamo e possiamo fare in fretta!
E Cavallo Magazine è orgoglioso di poter fare da tramite a questo appello.