Bologna, 8 settembre 2022 – Ottantaquattro anni non sembrano pesare, almeno apparentemente, sulle spalle di una delle icone dell’equitazione azzurra: il Cavalier Vittorio Orlandi, Presidente del Comitato Regionale Lombardo della Fise, è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni.
Ma per i più giovani, che oggi lo vedono coi capelli bianchi e nel ruolo di dirigente sportivo, ci sembra opportuno ricordare, nel giorno di questo significativo compleanno, che Vittorio Orlandi ha nella sua bacheca, oltre a un infinità di coppe, medaglie e coccarde, la medaglia di bronzo a squadre alle Olimpiadi di Monaco 1972 conquistata, in sella a Fullmer Feather Duster, come componente di una Nazionale della quale facevano parte nientemeno che i mitici fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo (rispettivamente su Easter Light e sul salernitano Fiorello), nonché il leggendario Graziano Mancinelli (con il grigio irlandese Ambassador), il quale tre giorni prima aveva vinto una indimenticabile medaglia d’oro individuale.
Nella prova a squadre purtroppo il team azzurro, che in quella formazione era ritenuto pressoché imbattibile, non fu smagliante come suo solito e il migliore risultò proprio Orlandi, il quale contribuì in modo determinante alla conquista del podio. Pero D’Inzeo non si presentò in premiazione, ritenendo di non aver contribuito al risultato azzurro: che caratterino! Ma anche gli altri non erano da meno, e anche per quello erano campioni formidabili.
Per i più giovani ricordiamo che il nostro festeggiato, il Cavalier Vittorio Orlandi, anche dopo le Olimpiadi non ha mai smesso di fare grandi cose per l’equitazione azzurra. Presidente della Scuderia della Capinera e poi insediato al Centro Ippico di Castellazzo dopo la scomparsa di Mancinelli, è stato consigliere federale, “cittì” della Nazionale di salto ostacoli, ha fondato il Pony Club Fiorello (dal nome di un suo cavallo famoso prematuramente scomparso) introducendo in Italia, dove all’epoca non era in uso, l’impiego dei pony per i cavalieri in erba. E ancora: ha fondato l’Apice, Associazione dei proprietari di cavalli sportivi, affinché questi insostituibili sostenitori della nostra equitazione potessero avere un loro “peso” all’interno della Federazione.
È stato Presidente della Fise nel momento più buio, traghettandola dal commissariamento da parte del Coni a una rinnovata stima e fiducia del massimo Ente sportivo italiano, prima di passare il testimone nella meni dell’attuale presidente federale, Marco Di Paola. Infine è stato eletto alla presidenza del Comitato regionale Fise più importante d’Italia, quello lombardo, che nonostante la rispettabile età Orlandi regge con polso e determinazione.
Insomma un vulcano che non cessa di emettere idee e progetti concreti, e di portare alla vittoria i “suoi” cavalieri, soprattutto quelli giovani (vedi il dominio della Lombardia alle recenti Ponyadi Kep Italia 2022).
Con tutto questo da fare, per il Cavalier Vittorio Orlandi i suoi 84 anni devono essere volati, e siamo sicuri che ha ancora tantissime idee e cose originali e innovative da proporre e realizzare per il nostro sport.
Tanti auguri Cavaliere, da parte personale di chi scrive e della Redazione di Cavallo Magazine: aspettiamo con una certa ansia i tuoi prossimi suggerimenti e indicazioni.