Prato, 18 aprile 2020 – Vi ricordate Neri, il puledro coraggioso che è sopravvissuto per mesi sul monte della Calvana con un anteriore fratturato e a cui teneva compagnia uno stalloncino selvaggio?
Dopo mesi di preparazione e recupero delle forze in vista di un intervento chirurgico che si presentava molto difficile l’equipe che si occupa di lui ha fatto scattare il momento X: qui di seguito la cronaca della giornata di ieri, grazie ad Agnese Santi che ci ha tenuti informati sulle vicende di questo fantastico, piccolo ma grande cavallo.
Ci spiega Agnese: “Venerdì 17 aprile 2020 presso la clinica equina Andromeda, Neri é stato operato all’arto fratturato. Dopo 4 lunghi mesi di ricovero e cure, finalmente il puledro ha recuperato il giusto peso corporeo e le forze necessarie per affrontare l’anestesia e l’intervento, a tutti gli effetti, unico nel suo genere”.
Quanto è durato l’intervento?
“E’ durato tanto, circa 5 ore, 5 medici a lavoro, e il risveglio da un’anestesia così pesante non era scontato. I dottori hanno dovuto rompere il vecchio callo, ridurre la frattura eliminando tutto il tessuto che si era formato in questi mesi, inserendo due placche e un sistema di bloccaggio del gesso molto particolare. Si chiamano pin, che sono stati inseriti nel radio, per bloccare meglio il gesso. Inoltre é stato fatto un prelievo del midollo dalla tibia per aiutare la formazione del nuovo callo”.
Continua Santi: “La convalescenza sarà piuttosto lunga, e prima di poter cantar vittoria dobbiamo aspettare più di un mese. Ringraziamo i medici in sala operatoria per il fantastico lavoro: Dr. Troka, Dr.ssa del Taglia, Dr. Losani, Dr. Del Rosso, Dr.ssa Balderi e ricordiamo che la raccolta fondi per aiutare Neri è sempre attiva su Buonacausa.org, oltre alla Associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana che si è occupata di Neri sin dall’inizio”.
Qui la storia di Neri e del suo amico selvaggio, e di seguito alcune fotografie scattate da Elena Morini ieri prima, durante e dopo l’intervento.
Forza Neri, siamo tutti con te!