Verona, 29 gennaio 2018 – Questa nuova pubblicazione di ANACAITPR ha lo scopo di promuovere ed attrarre l’attenzione degli allevatori sull’ultima generazione di stalloni approvati nella Razza quali riproduttori.
La generazione su cui si concentra l’attenzione quest’anno è quella del soggetti 2015 che sono stati oggetto di valutazione nei Raduni e visite del 2017.
Per ogni stallone saranno pubblicati tutti i dati tecnici dalla genealogia, i riscontri fenotipici (morfologia) e l’Indice genetico.
Da quest’anno, tuttavia, con l’avvio del nuovo Programma Europeo per la Biodiversità, l’attenzione si applica anche alle informazioni relative alla consanguineità di ogni soggetto rapportata sia alla media di razza che a quella di generazione.
Si tratta di informazioni che integrano quelle già fornite tradizionalmente dal Libro Genealogico e che hanno lo scopo di orientare le scelte di accoppiamento degli allevatori tenendo conto, non solo dei parametri qualitativi, ma anche di indicazioni circa la biodiversità nella razza.
Nella scheda di ogni stallone è inoltre presente da quest’anno una adeguata fotografia, messa a disposizine da Annalisa Parisi che Anacaitpr ringrazie in modo particolare per la professionalità e la generosità del suo lavoro.
Consigli di lettura dei dati sulla consanguineità: queste informazioni sono una novità per la razza e per questo motivo vengono forniti di seguito alcuni consigli per la lettura ed interpretazione dei dati.
-I soggetti con valori di consanguineità più bassi della media sono solitamente il prodotto di linee di sangue più rare o, comunque, hanno una modesta presenza nella loro ascendenza di soggetti delle linee più frequenti. Questi stalloni possono essere impiegati su molte linee diverse e, in particolare, da coloro che hanno forte presenza, nei loro capi, di ascendenti delle famiglie più frequenti della razza.
-Soggetti con dati di consanguineità più elevata della media sono frutto di incroci “stretti” tra linee di sangue imparentate tra loro, oppure presentano nella loro genealogia gli stessi ascendenti più di una volta. Questi soggetti sono molto più interessanti per allevatori che hanno fattrici di tutt’altre famiglie della razza, e che vogliono investire sulle famiglie di maggior qualità. Le famiglie più frequenti sono tali, infatti, perché solitamente hanno ottenuto i migliori risultati qualitativi.
In sostanza non c’è un meglio o un peggio, ma ogni stallone va valutato come una opportunità diversa di impiego da parte degli allevatori in base alle genealogie delle loro cavalle: ogni stallone, se ben impiegato, è un valido contributo alla biodiversità di razza.
Qui la pubblicazione tecnica sugli stalloni nati nel 2015
Comunicato stampa Anacaitpr