Bologna, 26 gennaio 2024 – Spesso tra i groom e i cavalli che vengono loro affidati si crea un dolce e profondo legame. Rapporti che, senza voler essere troppo romantici, posso essere davvero straordinari. Generalmente sono legami destinati a dover finire, ma che in ogni caso lasciano dentro qualche cosa.
A Jayce Mercer, groom originario di Cape Breton, deve essere capitato proprio questo.
Dopo aver lavorato come groom nel trotto, Jayce era rientrato a Cape Breton, un’isola della Nuova Scozia, sul versante atlantico delle coste canadesi. In un pomeriggio di relax, mentre faceva scrolling su FB tra i suoi feed si è imbattuto in un’immagine che l’ha fatto saltare sulla poltrona. La foto di Mr. Bob Lewis.
Si trattava di un cavallo di cui era stato il groom almeno 10 anni prima. Uno di quelli che, come dicevamo all’inizio, rimangono con te per sempre. E la cosa straordinaria è che Mercer ha riconosciuto il cavallo prima ancora di verificarne il nome!
Una vita avventurosa
La storia di Mr. Bob Lewis, raccontata nel post, era stata quella di molti trottatori americani. Finita la carriera in pista in giovane età, era stato al servizio degli attacchi delle comunità Amish che usano solo le carrozze per i loro spostamenti. Probabilmente anziano anche per quel compito, era quindi stato venduto a un commerciante con una prospettiva tutt’altro che rosea.
Mr. Bob Lewis era infatti ‘custodito’ negli States, vicino al confine, in uno di quelli che vengono chiamati ‘kill pen’, i recinti della morte. Dai quali si riforniscono i mattatoi canadesi.
Nello svolgersi di una serie di circostanze che sembra quasi la sceneggiatura di un film, una charity statunitense – la New Start Standardbreds – aveva recuperato l’ex trottatore insieme ad altri cavalli sottraendoli alla macellazione. E aveva quindi iniziato a diffondere le loro immagini sui social per promuoverne l’adozione.
Capita raramente di dirlo ma in questo caso… santi social.
Con l’aiuto di parenti e amici, Jayce Mercer è riuscito a mettere insieme le poche centinaia di dollari necessarie ad organizzare il viaggio e la quarantena di Mr. Bob Lewis e farlo arrivare a Cape Breton.
Una storia finita bene per fortuna. Dove tante piccole coincidenze si sono inanellate nel modo giusto. Una storia che ha un gusto dolce, come i dolcetti della mamma di Jayce Mercer. Che pur di dare una mano per far arrivare a casa l’amico del figlio, non ha esitato a ‘scendere in campo’ con una produzione di cupcake che ha venduto con la seguente etichetta: “compra un dolcino, salva un cavallo”.