Roma, 28 maggio 2021 – Ci sono tante cose, e tante persone, che è bello rivedere a Piazza di Siena.
Una di quelle che amiamo di più è il Carosello del San Raffaele di Viterbo.
Perché ci emozionano sempre queste amazzoni e questi cavalieri con i loro serissimi e biondissimi Haflinger.
Ci emozionano perché sono bravi, perché sono precisi, perché mettono in scena una dimostrazione di quello che si può ottenere con il lavoro costante e paziente.
Mica per niente sono qui, tra i protagonisti di Piazza di Siena, da 16 anni: e anche per questa edizione faranno parte dello spettacolo di chiusura.
Dice di loro il presidente Fise, Marco Di Paola: ”Una tradizione che si rinnova e che fa respirare aria di rinascita”, riferendosi a questi tempi di dopo lockdown.
Un gruppo equestre formato da 16 binomi e un attacco, dove l’inclusione e la socializzazione sono i valori fondanti.
E il cavallo è mediatore ideale tra bisogni speciali e le specialissime individualità di ognuno di loro, e di noi.
Dove la riabilitazione equestre diventa qualcosa che tocca il cuore di tutti. perché non si piò ammirare la bellezza della loro esibizione senza emozionarsi sin dentro l’angolino più profondo.
Non per niente lo scorso 15 marzo hanno vinto il Premio Piazza di SienaDe Niro Boot Co assegnato ai FISE Awards 2021: il giusto riconoscimento al loro impegno.
Perché quello che vediamo di loro a Piazza di Siena è la parte finale di un lungo percorso di lavoro, e contemporaneamente il primo passo per una vita più ricca di possibilità e obiettivi.
Durante tutto l’arco dell’anno i ragazzi del Carosello e gli operatori, tra cui il loro istruttore Mauro Perelli, si esercitano per le evoluzioni che presenteranno ai vari show e si occupano della gestione dei loro cavalli.
Il Centro di Riabilitazione Equestre del San Raffaele Viterbo nasce nel 1986 all’interno dell’omonima struttura sanitaria (un tempo nota come Villa Buon Respiro), specializzata nel recupero funzionale e sociale di persone colpite da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali. L’attività equestre è parte di un progetto medico scientifico multidisciplinare ed offre ai pazienti un’opportunità riabilitativa in più, grazie all’apertura verso il mondo esterno. Un momento di grande valore sportivo e sociale, ormai riconosciuto da tutti come simbolo di integrazione e della capacità di inclusione sociale dello sport.
Non ci stancheremo mai di ammirarli, mai.
E ci piace tanto avere ormai imparato a riconoscerli uno per uno, i ragazzi del Carosello del San Raffaele, e sapere i loro nomi.
Proprio come succede per tutti gli altri campioni che calcano il grande prato di Piazza di Siena con i loro cavalli.
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