Marsiglia, 10 settembre 2019 – Manolo e Camille non hanno bisogno di presentazioni per la gente di cavalli: loro sono il Theatre du Centaure, hanno riempito arene di gente incantata davanti ai loro spettacoli, e occhi di visioni quasi fatate e fatto uscire le lro rappresentazioni equestri dai confini di una pista, basti pensare all’epica Transumhance del 2013.
Riducono tutto al minimo: finimenti quasi inesistenti, niente paillettes e orpelli, solo la loro gestualità e la bellezza dei cavalli esaltata da un lavoro di finezza estrema.
Covano nuovi spettacoli e un cortometraggio che uscirà a breve, uno dei loro che stupisce sempre e fa parlare: e per alcuni è anche difficile capire il lavoro e il rispetto del cavallo che sta dietro queste performance, semplicemente perché non conoscono il livello di preparazione, maniacale, svolto con una dedizione simile al sacerdozio.
A noi basta vedere questa immagine di Manolo con la sua Indra, nel mare davanti Marsiglia e ci scappa di pensare come a Nala, la sua bambina, che lo guardava dalla spiaggia con Camille e le ha chiesto: «Mamma, ma allora i centauri ci sono sono ancora?».
Sembra davvero di sì, o forse i centauri erano solo uomini e cavalli che sapevano stare insieme così, come Manolo e Indra.
Qui il sito del Theatre du Centaure