Bologna, 4 luglio 2019 – Il tetano in Italia colpisce più persone che nel resto d’Europa: la metà dei casi della UE nel 2017 assiema alla Polonia, nel quadriennio 2013/2017 abbiamo registrato il 44,4% di tutti i casi europei.
Quindi un dato che deve far pensare chi come noi, ama i cavalli e li frequenta da vicino: perché, come noto, il batterio del Clostridium tetani si trasmette anche attraverso le feci dei cavalli e le sue spore possono rimanere nell’ambiente per tantissimo tempo.
Rendendo così potenzialmente molto pericoloso per chi non è vaccinato anche il semplice (e ricorrente) atto di pulire i piedi ad un cavallo o ad un pony: procurarsi una piccola ferita anche solo superficiale tra curasnette, ferro e relativi chiodi non è difficile, così come la probabilità di effettuare le normali operazioni di governo con qualche graffio sulle mani.
Una situazione normalissima, che non causa problemi in caso di copertura vaccinale adeguata: ma che può diventare molto pericolosa se la persona che la vive non ha fatto l’antitetanica.
Ma chi sono, direte voi, i 50 casi italiani annuali? non saranno tutti bambini dei pony club…no, certo: generalmente si tratta di donne oltre i 65 anni di età che quindi non sono state sottoposte in età scolare alle vaccinazioni (obbligatorie dal 1963) e che al contrario dei loro coetanei maschi non hanno nemmeno fatto la visita di leva, con le sue leggendarie punturone anti-tutto che hanno terrorizzato legioni di coscritti ma li hanno comunque resi immuni, tra le altre cose, anche al tetano.
Ma non sono solo le nonne ad essere colpite dal batterio: è del giugno di quest’anno il caso della bambina di 10 anni non vaccinata e ricoverata a Borgo Trento in gravi condizioni, come quello di una sua coetanea nell’ottobre scorso a Torino.
Il tetano è una malattia che non potrà mai essere debellata perché si trasmette attraverso le feci degli animali, in particolare cavalli ma anche vacche ed ovini, e le sue spore soravvivono nella terra o nella polvere inquinando l’ambiente per anni e anni: non vale quindi in questo caso l’immunità di gregge, “…una forma di protezione indiretta che si verifica quando la vaccinazione di una parte significativa di una popolazione (o di un allevamento) finisce con il fornire una tutela anche agli individui che non hanno sviluppato direttamente l’immunità”, da Wikipedia.
Da ricordare anche il richiamo per il tetano, da fare ogni dieci anni: il vaccino antitetanico, tr ale altre cose, costa pochissimo, ha un’efficacia superiore al 95% ed evita terapie e ricoveri molto lunghi, che costano moltissimo al Sistema Sanitario Nazionale.
Quindi, se avete intenzione di mandare i vostri bambini al pony club questa estate, siate sicuri di averli vaccinati.
Fonte: Ansa