Bologna, 28 settembre 2017 – Cavallo Magazine di ottobre 2017 è in edicola, in omaggio a tutti i nostri lettori l’imperdibile Junior, il giornale dedicato ai giovani cavalieri! All’interno di Cavallo Magazine e Junior il coupon sconto per l’entrata a Fieracavalli 2017!
Vi proponiamo l’editoriale “La forza del mito” del direttore Beppe Boni
“Lo sport per vivere ha bisogno di risultati, praticanti, tanti giovani e tanti esempi. Per far sognare chi guarda verso il futuro con l’energia degli anni verdi ha necessità di miti. I miti fanno sognare, aiutano ad osare sempre, a pensare in grande. Il mito sopravvive alle epoche e alle mode, vola alto e trascina la storia. Anche i ragazzini di oggi conoscono il dualismo Coppi – Bartali, eroi della bicicletta, le sfide perenni tra Borg e McEnroe nel tennis, il genio folle e disordinato di Maradona nel calcio.
Anche l’equitazione ha i suoi miti. I fratelli Raimondo e Piero D’Inzeo, uno carabiniere l’altro ufficiale di cavalleria, sono conosciuti anche da coloro che non hanno mai avvicinato un cavallo. Li abbiamo sempre celebrati come gioielli di una storia dell’equitazione che va oltre la disciplina del salto ostacoli.
I Fratelli d’Italia della sella restano due stelle nel cielo del mondo del cavallo, due gioielli italiani che nessun potrà clonare.
Ora esce un libro su di loro (presentazione a Fieracavalli di Verona), scritto dal nostro bravo Umberto Martuscelli e fortemente voluto dal cavalier Vittorio Orlandi, che è un doveroso omaggio a questa coppia leggendaria dell’epoca della tv in bianco e nero.
Si chiama “D’Inzeo. Piero e Raimondo: due fratelli una leggenda”, ed è diviso in due testi, uno di lettura e l’altro di immagini.
Non è una enciclopedia delle vittorie dei tempi d’oro, ma un rewind sulla storia di due uomini che hanno dedicato la vita alla divisa e allo sport. Il testo è un intreccio di vicende, aneddoti, retroscena, approfondimenti tecnici, momenti di vita pubblica e di vita privata dove si incontrano la passione sportiva e l’ aspetto umano.
La testimonianza del passato serve come auspicio per la crescita del mondo dell’equitazione in senso lato, dove c’è quello che altri sport non si possono permettere: lo splendido rapporto fra uomo e cavallo, fatto di forza, intesa, intelligenza e intuito giocati in coppia”.
Beppe Boni