Bologna, 9 gennaio 2024 – Un ultimo anno vissuto bene: questo gli amici di San Carlo Canavese sono riusciti a regalare a Remì, il cavallo anziano e quasi cieco abbandonato in campagna. Un anno di cure, coccole e attenzioni che hanno reso, seppur alla fine, un po’ di dignità a questo sfortunato animale dall’indole gentile.
Purtroppo nei giorni scorsi Patrizia Sanna, la vigilessa di San Carlo Canavese che l’aveva trovato e che si era prodigata in tutti i modi affinché venisse accudito al meglio, ci aveva avvertito che il baietto adottato e diventato immediatamente il beniamino di Unirelab, a Settimo Milanese, era mancato.
Un malore dovuto all’età lo ha fatto addormentare per sempre lasciando tutti con un grande dispiacere. A tutti sarebbe piaciuto averlo in giro ancora per un po’. Anche solo per potergli dare indietro quello che chi l’ha indegnamente abbandonato gli ha fatto mancare. Ma purtroppo il tempo di Remì era evidentemente finito ed è qualcosa che va dolorosamente accettato.
«Fino al giorno prima che mancasse, Remì mangiava e non mostrava alcun segno di sofferenza» hanno spiegato i responsabili di Unirelab a Patrizia Sanna. «Purtroppo non possiamo dire esattamente cosa sia successo in quanto abbiamo preferito non effettuare l’autopsia. Probabilmente Remì ha avuto un malore dovuto all’età. Era con noi solo da aprile ma ci mancherà moltissimo».
Remì ci ha insegnato una storia di resilienza e gratitudine. Patrizia Sanna e gli amici di San Carlo Canavese ci hanno dimostrato che ci si può prendere cura con amore anche di un semplice cavallo abbandonato. Di cui non si conosce niente. Neppure il nome. Molti lettori di Cavallo Magazine hanno imparato che ci si può affezionare anche a un cavallo mai visto. Una parola sola: grazie.