Bologna, 9 maggio 2018 – Claudio Giannelli è un uomo colto, gentile e raffinato, di buoni gusti e di buongusto. Primo: Claudio Giannelli monta a cavallo, naturalmente, e lo fa da sempre, contagiato praticamente in fasce dal padre, ufficiale di cavalleria. Secondo: Claudio Giannelli ama le cose belle: e le colleziona. Ecco: il primo e il secondo punto rappresentano la sintesi estrema che spiega la nascita prima, e lo sviluppo poi, di una tra le più straordinarie raccolte di… oggetti legati alla storia del rapporto tra uomo e cavallo. Come conseguenza di tutto ciò, ecco il terzo punto: la collezione di imboccature di Claudio Giannelli è unica al mondo. Imboccature, esatto: Claudio Giannelli nel corso degli anni ha pazientemente raccolto e catalogato una serie di morsi che vanno dalle epoche mesopotamica, greca, romana, medievale e rinascimentale fino a quelle più recenti. La collezione Giannelli è un’opera straordinaria, letteralmente: il senso e l’importanza di tale patrimonio storico tolgono il fiato… Ed è una sensazione che fortunatamente si può provare con grande facilità: basta recarsi a Rancate, poco oltre il confine tra Italia e Svizzera, in Canton Ticino, dove la pinacoteca Giovanni Zuest presenta la mostra dal titolo “Il Cavallo: 4000 anni di storia” (dal 6 maggio al 19 agosto) nella quale Claudio Giannelli espone non solo pezzi della sua favolosa collezione di imboccature, ma anche staffe, speroni, libri e opere d’arte. Un patrimonio di valore incalcolabile. E di bellezza ammaliante: soprattutto nel caso delle imboccature, la cui realizzazione spesso è stata funzionale non solo allo scopo specifico, cioè stabilire e mantenere il controllo del cavallo, ma anche alla necessità di ostentare potere, ricchezza, forza… Così se da un lato oggi non si può non provare un brivido lungo la schiena all’idea che alcuni di quegli oggetti potessero finire in bocca a un cavallo, dall’altro non si può evitare di rimanere affascinati dalla realizzazione di vere e proprie opere d’arte. Capolavori della storia: che noi non avremmo mai potuto ammirare in modo così organico e completo senza la passione e la dedizione di Claudio Giannelli. Un uomo che ama le cose belle e importanti: e che per fortuna le dona all’occhio del pubblico… !
PER SAPERNE DI PIU’
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
CH-6862 Rancate (Mendrisio), Cantone Ticino,Svizzera
Tel. +41 (0)91 816 47 91;