Parma, 2 marzo 2018 – E’ arrivato a conclusione l’iter di valutazione del Progetto Equinbio, presentato nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale Nazionale, sottomisura 10.2.
Si tratta di un progetto incentrato sulle direttive poste dalla Comunità Europea per la salvaguardia della biodiversità, che le associazioni allevatori detentrici di libri genealogici delle razze equine italiane (Bardigiano, Haflinger, Maremmano, Murgese, Norico, TPR, oltre a tutte le altre razze equine ed asinine dotate di un registro anagrafico riconosciuto in Italia) hanno presentato ad aprile 2017: un iter di valutazione lungo e minuzioso che comunque ha decretato l’approvazione del programma.
Le proposte fatte sono state favorevolmente accolte dalle apposite commissioni valutanti, che tecnicamente hanno ritenuto valide e meritevoli di approvazione le iniziative preventivate.
Tali iniziative, seppur in larga parte legate alla ricerca ed all’analisi statistico-scientifica dei dati che verranno raccolti, produrranno risultati che non saranno tuttavia disgiunti dalla parte pratica di assistenza tecnica agli allevatori, che rimangono comunque e sempre alla base di tutte queste attività. Le elaborazioni che verranno effettuate su tutti questi dati raccolti, saranno infatti declinate in strumenti pratici per gli allevatori, che potranno facilitare e migliorare la gestione quotidiana della loro attività allevatoriale.
La durata del progetto approvato, consentirà di coprire gran parte delle attività svolte dal Libro Genealogico, fino a tutto il 2019 compreso, ed è una prima tranche di un ulteriore secondo progetto che coprirà il periodo 2020-2022 compreso.
Sotto l’aspetto più prettamente tecnico, Equinbio è un progetto molto articolato di attività volte allo studio, alla tutela ed alla diffusione della razza.
Le azioni preventivate, che successivamente vedremo in dettaglio, sono:
• studio e rilevamento sperimentale di nuovi parametri morfologici su soggetti dai 30 mesi di età;
• diffuse analisi genetiche e inizio di analisi genomiche per il rilevamento della parentela e per studiare, con dati mai avuti prima, le linee di sangue delle famiglie presenti in razza, anche per il contenimento della consanguineità;
• stima di nuovi indici genetici, sia morfologici che di parentela, da utilizzarsi insieme a quelli già in uso attualmente (globale ed altezza al garrese) per la redazione di piani di accoppiamento.;
• funzione on line sul sito del Cavallo Bardigiano a libero accesso ed uso, che consentente ad ogni allevatore di richiedere quale stallone per la propria fattrice garantisce il miglior incremento di qualità genetica, mantenendo al contempo il tasso di consanguineità sotto i livelli di guardia;
• periodica valutazione della consanguineità (per soggetto, famiglia, generazione), dell’imbreeding e della diversità genetica della razza, anche grazie alla possibilità di valutare soggetti in stazione di prova ad ambiente controllato; in tali stazioni, i soggetti di pari età e sesso, verranno gestiti quotidianamente tutti nello stesso modo, andando a rilevare i vari comportamenti ed i risultati da stress da lavoro in addestramento;
• rilevamento predisposizione genetica a malattie ortopediche dell’apparato schelettrico, attraverso lo studio radiografico delle articolazioni nelle maggiori linee di sangue della razza, soprattutto per rilevare osteocondrosi;
• mantenimento ed implementazione della banca seme congelato della razza, stoccando dosi di stalloni scelti per particolare qualità genetica, basso tasso di parentela con la popolazione, alti indici genetici e mantello preferibilmente baio; il seme sarà conservato per un utilizzo anche a medio-lungo termine sulle future generazioni di razza;
• promozione del progetto e dei risultati raggiunti, più in generale diffusione della razza attraverso pubblicazioni tecniche, web e social network, vetrine alla Mostra Nazionale di Bardi e a Fieracavalli Verona, principali manifestazioni a cui il Libro Genealogico partecipa.
Buona parte di queste azioni sono già state iniziate nel 2017 nonostante il progetto non fosse ancora stato approvato ufficialmente: il riconoscimento da parte delle istituzioni della validità delle attività proposte dà una forte spinta alle attività che il Libro Genealogico attuerà nei prossimi anni.
Va infatti rimarcato che diverse azioni prevedono una raccolta dati preliminare su larga scala e la loro elaborazione, sia scientifica che statistica, per produrre indici od indicatori, che vanno poi verificati e testati prima di poterli inserire come strumenti per la selezione a disposizione di tutti gli allevatori. In questo senso, solo la durata del progetto nei suoi due step fino al 2023 garantisce un sufficiente lasso di tempo perché i risultati ottenuti siano correttamente utilizzabili.
Questa breve sintesi fa capire la complessa articolazione del progetto, sviluppato insieme al fondamentale supporto scientifico del Dipartimento di Zootecnia dell’Università di Medicina Veterinaria di Parma, oltre che con la collaborazione di professionisti che hanno potuto garantire nei servizi prestati, attraverso convenzioni ufficiali, i livelli qualitativi previsti dal bando.
Il progetto Equinbio sarà quindi l’asse portante del lavoro del Libro Genealogico in futuro e almeno fino al 2023, spaziando come abbiamo visto tra aspetti tecnico-scientifici, di cui alcuni molto innovativi anche se da definire nella loro portata, a rilevamenti morfologici in campo con nuove informazioni su cui lavorare, fino alla divulgazione e diffusione di conoscenza sulla razza e sul progetto stesso.
Ora la vera sfida è di trarre il meglio dal progetto Equinbio a favore degli allevatori: nuovi servizi tecnici, possibilità di conoscere in modo più approfondito la razza preservandola da consanguineità eccessiva ed erosione genetica, diffondere ulteriormente la razza promuovendo il lavoro di miglioramento genetico e la tutela del Bardigiano che gli allevatori realizzano ogni giorno con i loro cavalli.
Di seguito si riporta la descrizione del progetto suddivisa per azioni indicate all’articolo 3 dell’avviso pubblico, con le specifiche attività proposte ed approvate per il trienno 2017-2019:
AZIONE 1 – Caratterizzazione fenotipica: misurazione quanti/qualitativa, attraverso apposita scheda di rilevamento dati fenotipici di:
• descrittori primari delle razze (tipo, attitudine, mantello tipo e colore, orecchie, criniera e coda, corona e appiombi, profilo fronte-nasale)
• ulteriori misurazioni biolineari, (proposta la lunghezza del tronco)
• rilevamento BCS
in sinergia con l’Azione 6, è previsto lo studio della correlazione tra ambiente di allevamento, BCS e risultati morfo-funzionali, rilevati con apposite misurazioni anche sui soggetti posti in prove in stazione ad ambiente controllato (Azione 5).
Le informazioni raccolte nel progetto saranno correlate con quelle già in possesso del LG, al fine di migliorare l’attendibilità e la disponibilità di dati, a vantaggio delle elaborazioni statistiche.
AZIONE 2 – Caratterizzazione genetica: prevede
• prelievo di campioni biologici (bulbi piliferi) necessari per lo studio di correlazioni tra i dati genetici ed i caratteri morfologici degli animali;
• registrazione dei dati riproduttivi e loro utilizzo per fattrici e stalloni per la determinazione dell’efficacia riproduttiva dei nuovi riproduttori approvati (n° coperture medie necessarie, andamento ed interruzioni di gravidanze, eliminazione stalloni e fattrici non idonei alla riproduzione)
• analisi genomiche con metodica GGP 74/snp70.
dati fenotipici raccolti all’Azione 1, saranno incrociati con i dati derivanti da questa caratterizzazione, per determinare se esistono correlazioni tra la qualità genetica dei capi censiti rispetto alla loro capacità di adattamento ambientale/attitudine produttiva. I risultati delle analisi genomiche saranno poi utilizzati per l’individuazione della parentela genomica, valutando la possibilità di caratterizzare geneticamente le linee e le famiglie; i risultati saranno utilizzati, per la redazione di piani di accoppiamento finalizzati all’aumento della variabilità genetica nella razza.
AZIONE 3 – Verifica congruenza dati ed informazioni:
• Capillare testaggio del DNA, tramite i prelievi di sopra descritti, analisi e conservazione in archivio di materiale biologico, accertamento della parentela e delle linee di sangue
• verifica interna programmata a cura del personale addetto al progetto e verifica avanzata da parte del supporto scientifico dei dati raccolti e della congruità, al fine della loro elaborazione;
• verifica capacità e omogeneità di rilevamento dati da parte dei collaboratori esterni Esperti di Razza e periodica standardizzazione con incontri tecnici.
AZIONE 4 – Stima indici genetici, piani accoppiamento e gestione attività riproduttiva:
• saranno stimati indicatori aggregati e indici genetici per la salvaguardia della biodiversità della razza, e saranno frutto delle possibili correlazioni tra gli aspetti genetici e quelli fenotipici raccolti; nello specifico, saranno stimati indici zoometrici, con aggregazione di più valori rilevati espressi in un unico valore (anamorfosi e dattilo toracico) e indici allometrici; inoltre, si potranno elaborare indicatori aggregati di adattamento ambientale per stabilire quali soggetti avranno capacità adattative alla diverse condizioni prevalenti di allevamento della razza;
• come obbiettivo finale, saranno predisposti piani di accoppiamento sulla base di questi indici, a garanzia del mantenimento della variabilità genetica e di bassi tassi di consanguineità, al contempo proponendo un miglioramento genetico della progenie.
AZIONE 5 – Valutazione consanguineità, calcolo inbreeding e valutazione della diversità genetica: il tasso di consanguineità, se mantenuto sotto i livelli di guardia, è un fondamentale tassello per la tutela della biodiversità della razza; oltre che calcolare il tasso di consanguineità per ogni soggetto si calcolerà il tasso di consanguineità per generazione, verificando la possibile correlazione tra il valore di consanguineità e l’area di allevamento.
Sarà messo a diposizione un servizio free on-line per la simulazione delle fecondazioni dei soggetti iscritti, attestante il tasso di consanguineità dell’eventuale figlio nato; il software sarà installato sul sito web del cavallo Bardigiano www.cavallobardigiano.it
Considerando poi che la raccolta dati in campagna ha una buona attendibilità statistica, ma che tuttavia è fortemente soggetta ad andamenti altalenanti influenzati dalle condizioni ambientali, climatiche e storiche, al fine di limitare la variabilità di queste condizioni ambientali e perché i dati raccolti diano risultati con maggior garanzia di accuratezza, è necessario prevedere prove di allevamento in condizioni ambientali controllate.
Verrà posto un campione della popolazione a pari e analoghe condizioni fisiche, di età e di sviluppo in un unico ambiente che preveda delle condizioni di gestione, alimentazione, allevamento e lavoro analoghe per tutti i soggetti sottoposti alla prova. Su questi soggetti saranno effettuate una serie di analisi ed una raccolta dati per verifica di stress al lavoro con relativa correlazione con le ascendenze genetiche in modo da delineare eventuali linee di sangue più adatte al lavoro di tipo attitudinale: in considerazione dell’ambiente controllato in cui tale campione è posto, tali verifiche potranno esprimere in modo più netto e rilevante la variabilità esclusivamente genetica tra i diversi individui testati.
È previsto il testaggio di 7 soggetti il primo anno e di 10 soggetti all’anno nel secondo e nel terzo.
AZIONE 6 – Valutazione della diversita’ genetica: ad oggi, la valutazione della diversità genetica della razza Bardigiana non è mai stata approfondita, seppur il lavoro di monitoraggio del trend della consanguineità nella popolazione venga svolto da anni.
Si prevede di effettuare uno studio iniziale per valutare l’attuale stato dell’arte e poi, successivamente con le caratterizzazioni e le analisi previste, altri studi specifici sulle singole generazioni e in base alle diverse zone geografiche di allevamento.
I dati rilevati, anche con l’analisi genomica, potranno fornire strumenti per delineare le migliori scelte selettive e riproduttive, abbinando il miglioramento genetico al mantenimento della variabilità genetica.
AZIONE 7 –Individuazione caratteri di resistenza genetica alle principali malattie d’interesse zootecnico: alcune malattie di interesse zootecnico si riscontrano molto frequentemente nei cavalli e sono responsabili di perdite economiche oltre che di minor produttività negli animali colpiti.
In merito alle malattie ortopediche dello sviluppo (MOS) occorre darne evidenza attraverso gli esami radiografici che verranno concentrati sulle seguenti articolazioni: metacarpo-metatarso-falangee, carpiche, tibio-astragaliche-intertarsiche-tarsometatarsiche, femorotibiorotulee.
Tali indagini radiografiche verranno eseguite sui puledri e giovani soggetti nelle diverse fasi dello sviluppo a 18/24 mesi e sui soggetti, maschi e femmine, approvati come riproduttori a 30 mesi di età.
Anche in funzione delle attuali finalità della selezione della razza, per la produzione di soggetti idonei al servizio a sella e tiro leggero da diporto e sportivo a livello ludico-agonistico, l’attenta conoscenza della presenza/predisposizione/assenza di determinate malattie dello sviluppo nella razza, in particolare quella dell’Osteocondrosi, permetterà la corretta pianificazioni degli accoppiamenti e consentirà la conservazione e la diffusione di quelle linee genetiche maggiormente resistenti, che possano far perdurare nel tempo l’interesse e la conservazione del patrimonio genetico del cavallo Bardigiano.
AZIONE 8 – Raccolta di materiale biologico e germoplasma: sentita è la necessita di una banca di seme, quale riserva genetica che contribuisca al mantenimento ed all’incremento della biodiversità, funzionante su tutto il territorio nazionale ed in grado di offrire materiale seminale agli allevatori della razza.
Questa riserva di seme potrebbe in futuro esser oggetto di specifici progetti di fecondazioni programmate, finalizzati a contrastare l’erosione genetica mantenendo un buon livello di variabilità genetica intra-razza.
Prevista la collaborazione con centri autorizzati per il prelievo, la spedizione e la conservazione di seme dei riproduttori di maggior interesse zootecnico e di riproduttori di linee di sangue a basso tasso di consanguineità, in ottica di medio lungo periodo conservando questo materiale anche per un utilizzo dopo diverse generazioni.
AZIONE 9 – Elaborazione e gestione informazioni raccolte: come anticipato, procedendo all’elaborazione dei dati raccolti nelle caratterizzazioni fenotipiche e genetiche sarà possibile produrre indici ed indicatori aggregati applicabili alle scelte selettive ed alla realtà allevatoriale quotidiana, nello specifico:
• Indici zoo metrici e indicatori aggregati
• Verifica della possibilità di produrre un indicatore di predisposizione al raggiungimento delle esigenze attitudinali per la razza, intesa come attitudine all’impiego equestre attraverso uno studio della predisposizione all’addestramento in stazione ad ambiente controllato.
AZIONE 10 – Azioni di accompagnamento, disseminazione e informazione, report tecnici: la diffusione delle informazioni e dei risultato avverrà attraverso:
• informazioni via web e social network, depliant divulgativi per la diffusione delle attività di questo progetto; pubblicazione di report tecnico-tematici a cadenza periodica relativi alle varie fasi del progetto (iniziale, di avanzamento lavori e conclusivi per la diffusione dei risultati tecnico-scientifici raggiunti) legati anche alla valenza culturale che questo progetto può avere per il cavallo Bardigiano e per i suoi allevatori;
• incontri tecnici di presentazione dei risultati raggiunti attraverso relazioni tecnico-scientifiche, per fornire le indicazioni tecniche per l’applicazione degli indicatori ed indici elaborati, ma anche meeting di presentazione della razza ad allevatori e pubblico generico sia in forma teorica che pratica, con la presentazione di soggetti ed illustrazione delle metodiche di caratterizzazione fenotipica e genetica;
• la Mostra Nazionale di Razza e la partecipazione a Fieracavalli Verona, da organizzare o in cui partecipare per garantire la diffusione dei dati ottenuti e per il riscontro dei caratteri fenotipici e genetici rilevati, anche in correlazione con le attitudini della razza e le espressioni di stress da lavoro riscontrate nelle attività del presente progetto.
Comunicato Ara Emilia Romagna