Bologna, 28 dicembre 2022 – Pragmatismo britannico verrebbe da pensare… eppure, in tempi di grave crisi economica, trovare la risposta giusta anche in scuderia può fare la differenza. È quello che ha pensato un pool di associazioni ‘made in Gbr’ che si occupano abitualmente di assistenza ai cavalli in difficoltà.
Gli addetti della Redwings Horse Sanctuary, World Horse Welfare, Blue Cross, della British Horse Society, Oak Tree Animal Sanctuary e della British Farrier and Blacksmith Association stanno da tempo ricevendo crescenti richieste di aiuto economico da parte di proprietari di cavalli – vittime della crisi – che non ce la fanno più a sostenere i propri animali.
Allarmati dall’aumento dei casi, la cosa è stata portata all’attenzione della National Equine Welfare Council. Che a sua volta, consapevole della difficoltà del momento, ha prodotto una sorta di vademecum sul taglio dei costi in scuderia. Quelli leciti, intendiamoci… Perché in nessun caso, il taglio delle spese deve arrivare a influire sul benessere degli animali e sulle cure che vanno loro garantite.
I consigli della National Equine Welfare Council
Vediamo quindi quali sono le voci sulle quali, secondo l’Newc, è possibile risparmiare un po’ per far fronte alla crisi.
1 ospitalità – Una delle voci di spesa più onerose nella gestione di un cavallo è indiscutibilmente la pensione. Valutiamo se non sia possibile ridurne il costo, magari rinunciando a qualche servizio e optando per la pensione ‘all’inglese’ almeno temporaneamente. Se ci facciamo muovere il cavallo da qualcuno, proviamo a ottimizzare i tempi e arrangiarci da soli. Evitiamo di rivolgerci a strutture che, se da un lato consentono una pensione meno cara, dall’altra ci impongono spostamenti eccessivi: anche la benzina costa… E nel valutare l’opzione ‘al paddock’, mettiamo in conto le abitudini del nostro cavallo e la sua gestione in un ambiente così diverso da quello del box. Se siamo in difficoltà, parlare con chi gestisce il centro ippico è sempre una buona strada per trovare soluzioni di comune convenienza.
2 cibo – La maggior parte dei cavalli, se non sottoposta a lavoro particolare o attività sportiva e se non presenta problemi di salute specifici, può cavarsela abbastanza bene con una dieta che abbia nel foraggio l’elemento principale. È tuttavia fondamentale tenere d’occhio la condizione generale del cavallo e valutare il suo peso. Se la dieta con foraggio non è abbastanza, bisogna fare un passo indietro e tornare agli alimenti abituali (gradualmente, sia in un caso sia nell’altro). Il cibo è probabilmente una delle ultimissime cose su cui risparmiare. E d’altro canto, anche il fieno buono è aumentato tantissimo… Nella valutazione della dieta economicamente accettabile, facciamoci dare una mano dal nostro veterinario.
3 lettiera – Così come accade per ogni sorta di prodotto, prima di acquistare, dobbiamo valutare le offerte che il mercato propone. Niente sarà all’altezza della lettiera che abbiamo sempre usato, ma se dobbiamo risparmiare non possiamo fare altro che cercare il miglior rapporto qualità-prezzo in qualcosa di meno caro. Semmai, sempre per non alterare la qualità della vita del nostro cavallo, quello che potrà succedere è che dovremo ripassare il box più volte…
4 un socio – Dividere le spese con qualcuno che a sua volta non potrebbe sostenere per intero la spesa di mantenimento di un cavallo può essere una buona soluzione temporanea se si riesce a superare una certa ‘gelosia’. Soprattutto se l’alternativa è dover rinunciare del tutto al nostro amico a quattro gambe
5 centrale d’acquisto – Per chi ha la fortuna di tenere il cavallo ‘a casa’, acquistare singolarmente può non essere economicamente vantaggioso. Lo è sicuramente di più ‘fare le quantità’ magari ordinando mangimi e lettiera insieme ad altri che gestiscono il cavallo ‘in proprio’ come noi. Di solito, così facendo, si riescono a spuntare prezzi migliori e si paga un’unica consegna. Sullo stesso criterio di ‘condivisione’ si può tentare di concludere accordi con maniscalchi, veterinari o altri professionisti, che diventeranno di riferimento per più proprietari anche se non nella stessa scuderia.
I falsi risparmi
C’è una serie di routine che circondano la vita del nostro cavallo sulle quali si potrebbe pensare di sorvolare nel nome del risparmio in periodi di particolare crisi. Attenzione però. Il rovescio della medaglia è che se qualcosa va storto, non solo non avremo risparmiato nulla ma avremo messo in pericolo il cavallo stesso e speso molto di più in cure.
1 Cure professionali – Mai, mai ma proprio mai affidarsi al fai-da-te per risparmiare l’uscita del veterinario. Se valutiamo che il cavallo abbia bisogno del medico, chiamiamolo e basta. Sulla parcella ci si mette d’accordo.
2 Vaccinazioni – Saltarle espone i cavalli alle malattie. Che poi vanno curate… Quindi non si risparmia di sicuro eludendo il piano vaccinale.
3 Mascalcia – I piedi vanno curati. Togliere i ferri per risparmiare non significa che in questo modo possiamo fare a meno del maniscalco o del pareggiatore. Anche in questo caso, se qualcosa va storto, curare costa più che prevenire…
Contro la crisi, facciamo i conti e stabiliamo il budget
L’invito della National Equine Welfare Council a tutti i proprietari (non solo britannici) è di valutare le spese che derivano da una corretta cura del cavallo con grande onestà e razionalità. Mettersi a tavolino e fare un bell’elenco con tutte le voci di spesa che riguardano il nostro equino aiuta a capire quanto denaro serve mensilmente per mantenerlo e ci fornisce un obiettivo economico che ci aiuterà a non farci prendere la mano dallo shopping compulsivo di articoli che possiamo mettere semmai nella lista dei desideri per momenti più floridi.
Anche l’ipotesi che si debba fare a meno del nostro cavallo va tenuta in considerazione. Per quanto possa essere dolorosa, se davvero non possiamo provvedere a fornire una buona vita al nostro cavallo, dobbiamo far sì che non debba soffrire alcuna deprivazione a causa della nostra temporanea impossibilità. Anche una rinuncia tanto dolorosa è un segno di rispetto e amore nei suoi confronti.