Bologna, martedì 11 giugno 2019 – Filippo Bologni è attualmente in convalescenza dopo l’incidente subito qualche giorno fa in Francia, le cui conseguenze per fortuna si sono rivelate meno gravi di quanto si potesse supporre nell’immediatezza dei fatti: però comunque ci vuole un po’ di riposo… Proprio quel riposo che probabilmente permetterà al cavaliere azzurro di godersi al meglio il successo della sua ultima produzione musicale. Sì, perché Filippo Bologni parallelamente a quella di cavaliere continua più che mai a condurre l’attività di ideatore di progetti che uniscono cavalli e musica in un’unica espressione creativa: la sua nuova canzone uscita il 4 giugno sulle piattaforme digitali di ascolto (iTunes, Spotify etc etc), e ieri in video su Youtube, si intitola “Destriero”. E’ una canzone importante nel percorso creativo e musicale di Filippo Bologni: probabilmente il pezzo più maturo tra quelli pubblicati fino a oggi sia dal punto di vista musicale sia da quello concettuale, il che è del tutto coerente con lo sviluppo e con la crescita di un insieme di idee e di progetti creativi; non è affatto casuale quindi che nel testo vi siano le esplicite citazioni dei titoli dei brani già editi nel corso degli ultimi due anni: “Deja Vu”, “Spettacolare” e “Ce la farò”. Musicalmente parlando lo stile non è più solo quello marcatamente – talvolta esclusivamente – rap che ha contraddistinto le prime uscite: il fatto che la canzone si apra con il suono di una chitarra acustica e di un pianoforte è molto significativo in tal senso… L’evidente obiettivo è quello di ampliare il perimetro dei potenziali ascoltatori uscendo da un’area circoscritta pur se vasta come quella del cosiddetto pubblico giovane, andando a coinvolgere anche gli amanti della musica e dell’ascolto che però faticano a riconoscersi nel genere rap o hip hop o techno. Pur se il cantato si basa comunque su un’espressività tipica di quei generi, la musica presenta una melodia molto più articolata e suggestiva, dunque più raffinata e ricercata. Ma è il testo che più di tutto si differenzia da quelli delle canzoni proposte in passato: è un testo molto esplicito che dichiara apertamente l’amore per un compagno di vita, prima ancora che di sport (il cavallo, naturalmente), senza utilizzare immagini o metafore volutamente spezzettate e frammentarie bensì muovendosi lungo linee di narrazione continua e coerente. E a metà canzone c’è una strofa estremamente importante, che può e anzi deve essere letta in riferimento non solo alla relazione uomo-cavallo ma anche a quella uomo-vita: “Dentro ogni caduta / C’è qualcosa da imparare / Perché ogni mia vittoria / E’ figlia di una delusione”. Del resto l’intenzione di Filippo Bologni è proprio quella di rivolgersi al pubblico senza alzare gli steccati del genere o dell’appartenenza a un ‘mondo’: il titolo stesso del brano – “Destriero” – usa un vocabolo che è trasversale, che accende nella mente di qualsiasi persona l’immagine di un cavallo a prescindere dal fatto che tale persona appartenga o meno all’ambiente dello sport equestre o dell’equitazione più in generale. Anche il video di “Destriero” va in tal senso: forse meno elaborato rispetto a quello quasi ‘fantasy’ di “Ce la farò”, meno lavorato nel montaggio rispetto a quello di “Spettacolare”, ma certamente molto più diretto e realistico nelle immagini proposte a sostegno del testo della canzone: vi si vedono cavalli normali in situazioni normali impegnati a fare cose normali… Il significato di “Destriero” infatti è proprio questo: l’amore puro e originario per il cavallo. Il cavallo normale.
PER VEDERE E ASCOLTARE “DESTRIERO”
https://www.youtube.com/watch?v=ywYkbwUcq_0&list=RDywYkbwUcq_0&start_radio=1