Pisa, 27 settembre 2018 – Gianluca Parsi ci ha raccontato in diretta di quello che ha visto nella notte tra il 24 eil 25 settembre scorso a Calci, cavalli e asini che silenziosamente seguivano i loro umani che li mettevano in salvo tra fumo, fuoco, fiamme e fuliggine.
Una delle persone che era lì è Silvia, una giovane amazzone di Vicopisano che è sfollata con i suoi animali a causa dell’incendio e ha dato una mano a quell’asinello bloccato nel fumo, anzi per la precisione quell’asinella di cui avete letto qui.
Questa la sua testimonianza: “Sono stata chiamata da un’amica, Irene, per aiutare quell’asinella: si chiama Nina, dalla paura stava collassando in mezzo alla strada. Siamo riuscite un po’ con le buone e un po’ anche con la forza a portarla su un’aiuola davanti al duomo di Calci: da lì poi, dopo una quarantina di minuti l’abbiamo caricata sul trailer della mia amica Laura, venuta apposta in piena emergenza” ci spiega Silvia.
“Abbiamo preso l’asinella praticamente in braccio e l’abbiamo tirata dentro. Una gentilissima ragazza di Navacchio della quale conosco solo il nome, Desirée, si è offerta di ospitarla a casa sua in un orto recintato, così io e Laura l’abbiamo portata da lei. La proprietaria di Nina, Katia è dovuta tornare a casa dove la aspettavano i figli. Katia e l’amica Francesca avevano cavalli e asini proprio nella zona dove era il fuoco e sono riuscite a portarli tutti in salvo, Nina era l’ultima rimasta da portare al sicuro. So di Martina che da sola ha portato i suoi 3 cavalli dal San Bernardo a Campo e poi di Irene che, incinta di 9 mesi, insieme al suo compagno ha portato cavalli, gatti e galline in salvo da dietro la Certosa. E poi di Martina, che ha salvato la sua Ambrada portandola da amici, di Raffaella che non ha voluto abbandonare il suo anziano cavallo e si è trovata il fuoco praticamente in casa. In questi momenti tra noi “cavallai” scatta una solidarietà ed un coraggio che vanno al di là delle emergenze, ci si trova in queste situazioni e si affrontano”.
La zona colpita dagli incendi è disseminata di piccole e piccolissime proprietà agricole, molte delle quali con uno o due cavalli o qualche asino: ormai tutti hanno trovato ricoveri di fortuna nelle immediate vicinanze, ma potrebbero esserci diverse necessità sia per stalli più lunghi che per materiali di scuderia o fieno per i prossimi giorni.
Quindi, a proposito di solidarietà: al momento non si sa di preciso quale siano le reali esigenze sul posto, chi ha difficoltà per tutto quello che riguarda equini e c. scriva nei commenti a questo post o per messaggio privato a noi di Cavallo Magazine, e altrettanto faccia chi può offrire aiuto.
Cercheremo di fare da punto di incontro tra offerte e necessità, grazie a tutti per voler condividere questo messaggio.