Bologna, 11 dicembre 2021 – Ci ha messo 10 anni Erik per tagliare quel traguardo al Caprilli. Che detta così, per un fantino come lui sarebbe davvero troppo… Eppure in questi 10 anni Erik ha fatto tanta più strada di quella che nel 2011, prima di quella maledetta caduta, lo separava dalla linea del finish.
Ha attraversato il percorso del dolore. Quello della disperazione. Poi quello della rinascita. E ha imparato a dare valore a tante cose. Il tutto mentre ha continuato a coltivare il suo coraggio, il suo sorriso e la sua tenacia.
Oggi, a dieci anni da quella partenza maledetta, è arrivato. Ha guardato in cielo, ha salutato mamma Grazia, Kohlino, babbo Tebaldo e tutti gli amici che in questi anni gli sono stati vicino in ogni momento della sua riabilitazione. Perfino quando ha voluto tornare in sella.
Ha scritto oggi Enrico Querci
«Chissà quante volte Erik Fumi si era immaginato questo momento e questa foto racconta tante cose. Una vittoria ottenuta contro se stesso e per una mamma che non c’è più, un padre che lo ha accompagnato, e continua a farlo, per aiutarlo ad affrontare le difficoltà che la vita ha posto sulla loro via. Oggi il terreno al “Caprilli”, dopo la passerella di Erik, era un po’ più pesante per le lacrime di commozione che in tanti hanno lasciato scivolare giù. Ci sono state anche quelle di Erik ma, dopo che anche i fantini lo hanno accolto assieme al pubblico al rientro e che le palpitazioni del cuore erano tornate a un livello accettabile, si è guardato intorno e ha sorriso. Erik ha dovuto superare tanti ostacoli dal 10 luglio 2011 ma di questo scoglio aveva timore… E invece da qui si è tuffato ancora una volta nella vita perchè… NEVER GIVE UP!».
Il ringraziamento di Fumino
Erik ha affidato al suo profilo Fb un ringraziamento che con la sua abituale spontaneità ci fa capire la sua qualità umana. «Non ho parole per oggi. L’emozione che ho avuto mi ha fatto scoppiare il cuore d gioia. Ci sono riuscito. Ho finito la dirittura di a arrivo che mi mancava da 10 anni. Se ci sono riuscito lo devo, e ringrazio, Enrico Querci e Silvio Toriello di Sistema Cavallo. Sono riusciti a farmi realizzare il mio sogno. Voglio ringraziare tutta la gente che era all’ippodromo ippica e non. Che mi ha accolto con un grande calore fin sul palo di arrivo. E poi c’è stato il più bel rientro al tondino d’arrivo mai avuto in carriera. Con tutti i miei ex colleghi a farmi emozionare».
In realtà è Erik che ci ha fatto emozionare…