Lugo, 14 giugno 2021 – Ognuno di noi ha una motivazione particolare che lo ha spinto a montare a cavallo la prima volta: c’è chi è nato in una famiglia di cavalieri, chi ha ereditato la passione da qualche nonno o zio, chi aveva semplicemente un maneggio vicino a casa.
Ma montare in sella la prima volta come conseguenza del naufragio della Costa Concordia non crediamo sia poi così comune: eppure a Eva Ballardini è capitato proprio così.
Perché Silvio Bartolotti, patron della Micoperi, quando vinse la commessa per il lavoro di recupero del relitto incastrato sugli scogli dell’Isola del Giglio decise di fare una donazione ad una scuola.
La donazione di Bartolotti consisteva in una certa somma di denaro che doveva essere spesa per iniziative relative alla cultura e allo sport a favore dei piccoli alunni: tra le varie possibilità c’erano lezioni di russo, di spagnolo o di equitazione.
Una delle bambine di quella scuola scelse l’equitazione: aveva poco più di 5 anni, e si chiamava Eva Ballardini.
“E’ stata una occasione unica, in casa mia ai cavalli non pensava nessuno” ci racconta Eva, che adesso di anni ne ha 13 e in scuderia la aspettano 2 pony e un cavallo.
E come mai hai scelto proprio l’equitazione?
“Perchè mi sono sempre piaciuti gli animali e volevo avere un rapporto importante con loro: e secondo me i cavalli facevano al caso mio”.
Come è andata la prima volta che sei stata vicina ad un cavallo vero?
“Lo ricordo molto bene: quando mi sono avvicinata è stata un’emozione bellissima, perché avere a che fare con una creatura così imponente è qualcosa di speciale. Li guardavo così, dal basso perché ero piccolina e per me è stato bellissimo, da subito”.
Ti ricordi il primo pony che hai montato?
“Napoleone, un pony della scuola: con lui ho fatto le prime gare e mi sono divertita moltissimo. Mi piacevano tutti i pony con cui facevamo lezione, ma lui era il mio preferito: bello tarchiatello, con il mantello Palomino, poi era un po’ birichino e a me sono sempre piaciuti cavalli e pony con quel modo di fare, un po’ caldi diciamo”.
E ora chi sono i tuoi compagni di gara?
“Adesso ne ho tre: quello di punta è Sibelle de Merle, pony francese saura del 2006, con lei ho vinto l’argento ai campionati regionali Emilia Romagna nella categoria pony 110/115 e abbiamo fatto il 1° posto nella classifica finale del Pony Master Show di Arezzo, categoria esordienti. Poi ho anche una pony più giovane, una roana italiana molto verde. E poi c’è lui,Winston, il mio primo cavallo di proprietà”.
Adesso sei in un età in cui puoi scegliere: ti piacciono più i cavalli o i pony?
“Con i pony mi diverto molto di più: con la mia Artemide mi sono subito divertita tantissimo”.
Cosa ti piace del mondo pony?
“Intanto le gare sono più divertenti, perché c’è un sacco di competizione e a me piace molto. Poi c’è il Progetto Sport per i pony: mi è piaciuto molto perché è complesso, i percorsi sono difficili, le altezze a stecca. Poi dà la possibilità di qualificarsi prima per la semifinale, e poi la finale che si tiene a Verona, in Fieracavalli: saltare lì è il mio sogno da quando sono piccola, voglio provare ad arrivarci”.
“Sono una cosa divertente, le occasioni. Non le hai mai fino a quando non ti capitano” diceva Alan Alexander Milne, l’autore di Winnie the Pooh
Se poi ti capitano e ti impegni al massimo per farne qualcosa di importante è ancora meglio: forza Eva Ballardini, buon lavoro….e buon divertimento!
Qui un’altra bella storia nata tra i pony, quella di Sofia Manzetti