Bologna, 21 settembre 2023 – La storia di Filippo Nassi è quella di un giovane appassionato che affonda le porprie radici nei primi del 900.
Il bisnonno Francesco, da buttero doc, avvia una bella realtà agricola allevatoriale nelle campagne di Tuscania, nel viterbese.
Qualche anno più tardi, il nonno Luigi, iscrive i propri cavalli al Libro Genealogico del cavallo maremmano dando il via, nel proprio allevamento, alla prima generazione in selezione della razza.
Il padre, Massimo e la madre Rosa Maria modernizzano l’azienda trasformandola in agriturismo, spingendo sulla valorizzazione della razza attraverso introduzione degli sport equestri.
100 anni dopo, lo stesso amore
Filippo, circa un secolo più tardi del bisnonno, nobilita ed esalta il lavoro dei suoi predecessori. Affianca al lavoro tradizionale una visione lungimirante basata sul rispetto e sulla relazione con i cavalli.
Un suffisso lo distingue nel panorama equestre ed è quello riportato sui passaporti dei cavalli: “dell’Inferno”, che identifica il suo allevamento nel libro genealogico.
Un giovane talento dal carattere apparentemente timido, Filippo esordisce dinanzi al grande pubblico in Germania a Marbach nel 2016 ad appena 15 anni, in occasione della cosiddetta “Hengstparade”, la sfilata stalloni che ogni anno si apre il 3 ottobre con la festa dell’unità nazionale e che quell’anno vuole come paese ospite l’Italia.
Filippo presenta un numero di posta ungherese. Ciò che balza subito agli occhi degli oltre 20mila spettatori dell’arena di Marbach è che il ragazzo è l’unico in piedi sui due maremmani che non sono legati tra loro e che galoppano tranquillamente all’unisono con il giovane rider. Il pubblico apprezza moltissimo…
Dopo Marbach, non sono mancate le esperienze in lungo e in largo sull’intera penisola. Un ritorno in Germania ad Eurocheval Offenburb ed una serie di eventi qualitativi che hanno contribuito a rafforzare il rapporto che Filippo Nassi coltiva quotidianamente con i propri cavalli.
Il riconoscimento di Coldiretti
Nel 2022 si aggiudica il premia “OSCAR GREEN” promosso da Coldiretti che punta a valorizzare il lavoro dei giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura, coniugando tradizione e innovazione, nel suo caso proprio attraverso i cavalli.
In poche parole Filippo Nassi custodisce un tesoro grande attraverso l’amore per i propri cavalli.
Un lavoro costante che gli procura molte soddisfazioni. Sicuramente in Italia non in molti possono vantare un curriculum del genere; altrettanto sicuramente il grande valore viene alimentato dall’amore profondo che Filippo nutre per la propria terra, per la propria famiglia che ovviamente si estende ai suoi cavalli.
Vederlo in campo al calar del sole con i suoi otto maremmani in libertà non può che essere definita una cartolina d’autore.
Una forma di arricchimento che parte del territorio: Filippo riesce infatti a coniugare nell’agriturismo di famiglia “Re Tarquinio” a Tuscania, nel quale non mancano gli eventi dedicati ai più giovani in forma di stage estivi. Occasioni che nascono appositamente per avvicinare i ragazzi al mondo dei cavalli, per scoprire come rapportarsi e convivere con loro nel loro ambiente, attraverso una graduale e reciproca conoscenza senza mai tralasciare l’attenzione alla riscoperta della tradizione maremmana, come fenomeno culturale di crescita personale.