Londra, 14 febbraio 2024 – Se Elisabetta II ha avuto il suo Annus Horribilis nel 1992, dopo 40 anni dalla sua ascesa al trono suofiglio, Carlo II non si può dire altrettanto fortunato: a un anno e mezzo dalla sua incoronazione ne sta passando di tutti i colori.
Ma fortunatamente accanto a lui c’è una sorella su cui può contare, la Principessa Anna. Che per anni si è dedicata principalmente alla sua passione per l’equitazione, ma ora che c’è bisogno di lei aiuta in modo solido e concreto a mandare avanti l’azienda, the Firm.
Con il re in cura per un cancro, scoperto da pochi giorni nell’ambito di un intervento alla prostata e la moglie dell’erede al trono ancora convalescente da un intervento c’è tanto da fare.
Le associazioni di volontariato di tutto il regno gradiscono sempre molto la presenza di un working royal a dare visibilità al loro impegno. Così come sono tante le occasioni ufficiali in cui i Windsor hanno un ruolo nel cerimoniale, per rendere onore più che per riceverlo.
Se ci si mette la defezione sul lavoro del 50% dei figli di Carlo (il figlio cadetto Herry con la moglie Meghan si è tirato fuori dal lavoro di famiglia, come noto) si capisce che il momento è davvero complicato.
Ma quando il gioco si fa duro, i duri ballano: e Anna, da buona amazzone di Completo, è difficile che sbagli un tempo.
Secondogenita di Elisabetta II e Filippo di Edimburgo, amatissima dal padre di cui ha ereditato carattere fermo e sense of humor. E compagna della mamma nell’amore per i cavalli e l’equitazione, Anna attualmente è uan colonna della monarchia britannica.
Su cui Carlo II conta incondizionatamente: anche il fratello Edoardo e la moglie Sophie sono molto attivi, ma cartellino timbrato alla mano Anna svolge una quantità di lavoro decisamente notevole.
Da fine 2022 insieme a Edoardo è diventata uno dei Consiglieri di Stato. Negli ultimi anni è risultata il membro della famiglia reale più attivo nelle attività e negli eventi fuori da Palazzo e all’estero, a partire dal campo della beneficenza.
Sua Altezza Reale Anna Windsor è presidente, tra gli altri incarichi, della divisione britannica di Save the Children dal 1970. Da allora ha visitato i progetti dell’associazione in diversi Paesi nel mondo, tra cui Cina, Cambogia, Botswana, Madagascar e Filippine.
E quando abbiamo paragonato il suo intervento a favore del fratello e della monarchia britannica come il proverbiale appoggio della cavalleria nei film western non lo abbiamo fatto a caso, come ben saprete.
Il fatto che Anna non fosse in sella è stato, per decenni, un puro caso.
Anna d’Inghilterra ha partecipato ai Giochi Olimpici di Montreal del 1976, ovviamente nella squadra britannica di Concorso Completo.
Il suo primo marito è stato Peter Mark Philips, conosciuto in mezzo ai cavalli. Una dei loro due figli è Zara, completista come i genitori, che alle Olimpiadi di Londra ha vinto l’argento a squadre nella disciplina di famiglia.
Si è risposata nel 1992 con il viceammiraglio Sir Timothy Laurence, riservato come lei quando non occorre mettersi al lavoro per la Corona.
Wikipedia dice di lei: “Appassionata di equitazione. Durante gli anni settanta praticò questo sport a livello agonistico, con il nome di Anna Windsor, vincendo diverse competizioni a livello europeo, ottenendo il titolo europeo nel 1971 e due medaglie d’argento nel 1975. Nel 1976 prese parte alle Olimpiadi di Montreal.
Dal 1986 al 1994 è stata Presidente della Fédération équestre internationale. Dal 1988 è membro del Comitato Olimpico Internazionale ed è inoltre presidente onorario della Scottish Rugby Union, federazione scozzese di rugby”[3]
Anna è uno dei pochi membri reali femminili dei Windsor a indossare un uniforme militare, che lei ha sempre amato più degli abiti da sera e da cerimonia. In tempi recenti l’abbiamo vista in divisa sia alle esequie della regina Elisabetta II, a settembre 2022, sia all’incoronazione di suo fratello Carlo, a maggio 2023.