Vicenza, 3 dicembre 2020 – “La Giornata internazionale delle persone con disabilità è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.
Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società “.
Questo recita la pagina web dell’Onu sul tema che si celebra oggi.
Io, Giulio, oggi 3 dicembre vorrei che tutte le persone che vivono con una qualche disabilità potessero avere molte ore della loro giornata in cui non pensano al loro stato ma a ciò che loro interessa.
Io, Giulio, oggi vorrei che queste persone si potessero interessare a tutto ciò che la vita, la natura, le altre persone possono offrire.
Tra le tante cose che la vita mi ha offerto ho amato di più VIAGGIARE, AMARE e STARE CON LE PERSONE, LAVORARE, STARE NELLA NATURA, CONOSCERE ed APPROFONDIRE, FARE SPORT e FATICA, MANGIARE e CUCINARE, ESSERE RESPONSABILE.
Ho percorso i primi 54 anni della mia esistenza cercando di soddisfare questi miei amori nel migliore modo possibile per le mie origini, capacità, possibilità
Se tornassi indietro rifarei il 95% di quello che ho fatto.
Gli ultimi 12 anni ho avuto come amica la mia paraplegia ed ho dovuto ritornare a capire quali erano gli amori che la vita mi offriva e che la mia nuova condizione mi permetteva di soddisfare.
Se rileggo quelle paroline maiuscole che ho scritto tre capoversi sopra (VIAGGIARE, AMARE…) devo dire che la vita ha continuato ad offrirmele; è la mia nuova condizione che me le ha fatte vivere in modo diverso e a volte me le rende difficili o impossibili.
Ma la vita non è facile per nessuno e comunque comporta sempre sacrifici ed impegno per il raggiungimento del risultato sperato.
Io, Giulio, vorrei che il 3 dicembre questo “…promuovere i diritti e il benessere dei disabili” significasse permettere alle persone con disabilità di “avere molte ore della loro giornata in cui non pensano al loro stato ma a ciò che loro interessa.”
Saranno comunque loro a gestirsi queste ore, ma tutta la società deve impegnarsi a rimuovere gli impedimenti che possono limitare o peggio escludere le persone disabili nella loro ricerca.
Questa è vera inclusione e accoglienza.
Chi è Giulio Tronca – Vive a Vicenza, è istruttore di attacchi e paradriving, paradriver egli stesso.