Roma, 11 maggio 2017 – Giovanni Malagò è stato confermato alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per il prossimo quadriennio olimpico 2016-2020. Malagò, in carica dal 19 febbraio 2013, è stato rieletto a larghissima maggioranza dal Consiglio Nazionale che si è riunito questa mattina, 11 maggio 2017, nel Salone d’Onore, ottenendo 67 voti e superando lo sfidante Sergio Grifoni, ex presidente della Federazione Italiana Orienteering, che ha ottenuto due preferenze. Erano presenti 75 aventi diritto al voto (5 schede bianche e una nulla). Malagò, 58 anni, è al suo secondo mandato alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Il Consiglio Nazionale ha successivamente provveduto a eleggere la Giunta Nazionale:
DIRIGENTI (7): Franco Chimenti (54), Angelo Binaghi (45), Sabatino Aracu (34), Alfio Giomi (30), Francesco Ricci Bitti (27), Carlo Magri (27), Flavio Roda (27) e vittorioso al ballottaggio (45-25) con Luciano Rossi. Non eletti: Luciano Rossi (27), Fabio Pigozzi (25), Renato Di Rocco (21), Ugo Claudio Matteoli (11), Gianfranco Ravà (6), Riccardo Fraccari (5), Sergio Anesi (3), Luca Di Mauro (2).
COMITATI REGIONALI (1): Sergio D’Antoni (30). Non eletti: Fabio Sturani (27), Riccardo Viola (15)
DELEGATI PROVINCIALI (1): Guglielmo Talento (40). Non eletto: Gianfranco Porqueddu (31)
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (1): Giovanni Gallo (43). Non eletto: Claudio Barbaro (29)
ATLETI (2): Alessandra Sensini (40), Roberto Cammarelle (31)
TECNICI (1): Valentina Turisini (67)
Il Presidente, prima del voto, ha tracciato un bilancio dell’ultimo quadriennio, rivolgendo contestualmente lo sguardo al futuro. “Per la prima volta è stato redatto il bilancio di mandato: è il biglietto da visita più importante per comprendere ciò che è stato fatto. I 4/5 di quanto programmato è stato realizzato, altre situazioni non sono dipese dalla volontà del CONI. Penso però a quanto si è fatto in molti settori del nostro mondo: penso all’Istituto di Medicina e Scienza, alla formidabile crescita della Scuola dello Sport, penso al percorso fatto per riformare la giustizia sportiva e alla credibilità acquisita a livello internazionale relativamente al tema dell’antidoping, dove siamo diventati modello da imitare, attribuendo autonomia al sistema. E poi c’è il tema dello sport a scuola: ci abbiamo messo la faccia e le risorse, raccogliendo risultati importanti sotto il profilo della pratica sportiva. In 4 anni sono cambiati più volte i referenti a livello istituzionale e non è stato facile portare avanti le nostre istanze. Ora però è indispensabile avere una legislatura piena e pianificare la legge quadro del nostro sistema, non tenendo più conto di apparati legislativi che sono ormai desueti. Dobbiamo uscire dai recinti, dobbiamo volare alto, mettendo da parte i protagonismi e ogni conflitto d’interesse. E’ per legittimare la credibilità che ci viene riconosciuta, come conferma l’attribuzione di risorse del Governo per il progetto Sport e Periferie. Riusciremo a superare le difficoltà, a reperire nuove risorse, a uniformare statuti e regolamenti. I risultati sportivi poi sono sotto gli occhi di tutti: l’associazionismo di base è il nostro motore. Vogliamo andare avanti, facendo leva su coraggio e idee: poi la differenza la fanno le persone, soprattutto i 12 milioni di tesserati. Viva lo sport”.
Comunicato Stampa Coni