Rovigo, 11 agosto 2022 – Noi li abbiamo incontrati la prima volta nelle scuderie dello spettacolo di Cavalluna ‘La leggenda del Deserto’, che per tre anni ha dato gioia al pubblico di mezza Europa.
Che siccome giravamo un po’ imbambolati dalla bellezza di tutti quei fantastici cavalli mica ci rendevamo bene conto del resto, ma una delle persone che giravano lì tra loro ci ha colpito perché ci ha salutato in modo così gentile.
Un ragazzo alto alto, pacato e sorridente: metteva a posto due Frisoni appena docciati, mica ci sembrava di conoscerlo però.
Poi lo abbiamo rivisto alla fine dello spettacolo in mezzo alla pista, quando tutta la troupe si allinea lungo il perimetro diegnato dal catwalk e allora sì che lo abbiamo riconosciuto.
Era il tempestoso cavaliere della fantastica posta ungherese a tre pariglie, con tanto di salti ed evoluzioni assortite: Diego Giona, insomma.
Il contrasto tra il personaggio che galoppa ieratico sotto i riflettori e il giovanotto garbato delle scuderie è sorprendente, e quando lo salutiamo esclamando ‘Adesso ho capito chi sei!’ gli scappa da ridere davvero di cuore.
Perché fare spettacolo deve voler dire anche questo, sapersi trasformare in qualcosa che esiste solo finché sei lì davanti al pubblico e poi torni te stesso.
Come fanno già da tanti anni, nonostante siano così giovani, Diego e Giulia Giona: perché sono nati in una famiglia che lavora e fa spettacolo con i cavalli da 3 generazioni.
E’ stato il nonno il primo, aprendo un maneggio che offriva escursioni nei dintorni di Rovigo, in Pianura Padana: poi i figli hanno cominciato a fare qualche acrobazia per intrattenere gli ospiti…e niente, questa faccenda delle acrobazie deve essergli un po’ scappata di mano.
Perché i fratelli Giona sono diventati una dinastia dello spettacolo equestre, coronata dallo spettacolo di Alex Giona che ha vinto il Clown d’Argento al Festival del Circo di Montecarlo.
Diego e Giulia ne sono degni eredi: qui a Cavalluna presentano insieme un numero bellissimo di posta ungherese, con Giulia che porta man mano le pariglie a Diego anche lei conducendo una pariglia avanti a sé, montando l’altra in posta.
Giulia interpreta anche l’Amazzone del Vento.
Monta un cavallo in piedi sulle staffe cortissime e ne ha altri due in libertà a fianco: una libertà tutta particolare, grandiosa e spettacolare, delicata ed elegante.
Facce pulite, sorrisi gentili, modi calmi.
Due fratelli che hanno un lampo birichino negli occhi solo quando, alla domanda su chi scelga i loro cavalli, si guardano tra loro e ridono insieme: “Il nostro è sempre un lavoro di squadra: ma se ci trasmettono subito qualcosa quando li proviamo li prendiamo anche se a papà non piacciono”.
Nell’attesa di tornarli a vedere in giro per l’Europa con “Il segreto dell’Eternità” e Cavalluna potrete trovarli a casa, al Teatro Tenda di Villa Giona di Catelguglielmo in provincia di Rovigo: dove dal 12 al 15 agosto con altri artisti internazionali daranno vita a Chakras, il viaggio nei colori dell’anima.