Bologna, 11 aprile 2012 – Per una nazione che è neutrale dal 1515, gli svizzeri svolgono da sempre una regolare e intensa attività in divisa. L’ultima che ha richiamato l’attenzione riguarda quella che ha visto impegnato un elicottero Super Puma, dei cavalli e dei soldati dell’esercito elvetico.
In una curiosa esercitazione nei cieli delle montagne Jura, patria tra l’altro del Franches-Montaignes, vicino a Saignelégier, con l’ausilio di veterinari ed esperti, i cavalli, assicurati con imbragature speciali super tecniche hanno volato.
A quanti si sono posti la domanda del perché di un simile ‘esercizio’, la risposta l’ha fornita Stéphane Montovan, veterinario capo dell’esercito.
«È importante poter trasportare, per esempio, un cavallo ferito dopo una frana o un altro incidente nel più vicino centro veterinario. In modo che possa essere trattato al più presto in maniera conforme».
Le Forze aeree svizzere hanno realizzato il particolare trasporto in elicottero per mettere a punto quindi linee guida e metodi di evacuazione rapida di animali. E i trasportati speciali sono stati cavalli-soldati, dell’esercito svizzero.
A garantire l’operazione, oltre al veterinario cantonale giurassiano, è scesa in campo una collaborazione sinergica fra la Facoltà di medicina veterinaria di Zurigo e i Servizi veterinari dell’Esercito.
I cavalli sono stati trasportati in stato di sedazione. I veterinari hanno monitorato costantemente frequenza cardiaca e temperatura. Il trasporto è avvenuto a 200 metri di altitudine, a 140 chilometri all’ora. Una prova di abilità anche per gli eliccotteristi, che devono manovrare con estrema precisione.
«Siamo preparati per andare a velocità relativamente alte e per viaggi fino a 45 minuti. Così possiamo raggiungere quasi ogni angolo del Paese» ha sottolineato Montovan al termine delle esercitazioni.
Soddisfazione anche tra le fila dei veterinari svizzeri che, durante l’esercitazione hanno raccolto dati interessanti per ulteriori studi sui trasporti aerei d’emergenza per gli equidi.