Grecia, 18 ottobre 2023 – A guardarla così sembra solo una fotografia come tante altre fatte con i droni, così suggestive.
Ma se la valutiamo dal punto di vista statistico è particolare, perché si può quasi dire che contiene una buona fetta della popolazione totale dei Pindos.
I Pindos sono pony di montagna greci, originali dei monti omonimi che si trovano tra la Tessaglia e l’Epiro.
Robusti, frugali, molto resistenti e particolarmente docili sono noti per il loro buon carattere e la facile addestrabilità.
Sono stati utilizzati per secoli come cavalli da sella, da soma, per i lavori agricoli leggeri e gli attacchi. Cavallini tuttofare, di quelli che hanno significato la sopravvivenza per tante popolazioni umane.
Il branco protagonista della fotografia di apertura è quello del più grande allevamento di pony Pindos, di proprietà di N. Varkas che ne possiede circa un migliaio.
La sua azienda si trova vicino a Serres, in località Ano Poroia. Una ventina di anni fa erano registrati meno di 500 fattrici e 81 stalloni, attualmente non ci sono statistiche certe sul loro numero totale.
Il salvataggio della razza è dovuto ad alcuni allevatori e appassionati, come Varkas, che hanno continuato ad utilizzarli .
In tempi più recenti anche alcuni comuni, entro i cui confini si trovano le mandrie selvatiche di Pindos, hanno cominciato una operazione di salvaguardia di questi cavalli.
Lo stato greco ha avviato alcuni programmi attraverso centri di ricerca, come l’ Università Aristotele di Salonicco , e con i finanziamenti dei programmi di salvataggio della biodiversità dell’Unione Europea.
Nel 2011 è stato avviato un programma di analisi genetica e registrazione della razza in collaborazione con l’Università del Texas.
Qui una notizia di questa estate dalla Grecia.