Cagliari, 18 febbraio 2019 – Col termine Janas o Gianas, si indicano delle creature fantastiche, fate di minuscola o normale statura, protagoniste di racconti che fanno parte, in maniera paradigmatica, della ricchezza del patrimonio culturale sardo.
Queste leggende nascono dalle sepolture di epoca Neolitica, scavate nella roccia e uniche al mondo, chiamate «Domus de Janas» (case delle Fate) dove si dice abitassero. Le Janas, creature tranquille legate al mondo della Natura come fonti d’acqua, alberi e animali, lanciavano però terribili maledizioni ma solo se uomini empi le facevano arrabbiare.
Tantissimi luoghi in Sardegna sono intrisi di magia, un territorio che ha ispirato fiabe e leggende, come il bosco di olivastri millenari del parco San Sisinnio, nel bellissimo paese di Villacidro in provincia di Cagliari, citato dallo scrittore Giuseppe Dessì nel suo «Paese d’Ombre». In questa amena località, abitata pare proprio dalle Janas, e presso la cascata di La Spendula cantata nel sonetto omonimo di Gabriele D’Annunzio, set di «Medieval».
Questo video è stato presentato durante l’inaugurazione del Salone dell’Equitazione e dell’Ippica CAVALLI A ROMA, in occasione dell’evento internazionale HORSE PAINTING, nato e ideato a Mahdia, in Tunisia.
Una stretta e fruttuosa collaborazione tra le due rive del Mediterraneo, a dimostrazione di come l’arte ed i cavalli, interagendo insieme, possano diventare un efficace mezzo di comunicazione tra le persone nonché una rappresentazione simbolica e diacronica che unisce culture diverse.
L’artista e ricercatrice storico-artistica Angela Demontis, appassionata di cavalli fin da bambina, autrice del libro “Il Popolo di Bronzo” su abiti, armi ed attrezzi delle popolazioni nuragiche della Sardegna dell’età del Bronzo, ha curato anche la sceneggiatura del video e confessa: « Durante le riprese ho vissuto intense emozioni, la Magia ci ha guidato a girare in quei luoghi ancestrali e ha ricomposto frammenti di vite già vissute in passato di una Storia che si ripete nel Tempo, come in una profezia».
La realizzazione ed il montaggio sono di Luigi Desogus, fotografo professionista e filmmaker, con numerosi lavori importanti già all’attivo.
Questo video si avvale, inoltre, della partecipazione del cagliaritano Pietro Xander Mameli che fa parte della Compagnia “Clugia Maior” per la divulgazione e lo studio delle attività praticate nel Medioevo, con particolare riferimento alla storia locale, e di Riccardo Mameli, appassionato di rievocazioni storiche medievali
Pietro Xander Mameli pratica il Buhurt, lo sport internazionale basato sul full contact di Cavalieri che si sfidano in duello con armature ed armi rigorosamente filologiche, e viene invitato a manifestazioni in tutta Europa per l’abilità che lo contraddistingue nei combattimenti.
Ma il vero protagonista è Lio’i, Leone, un cavallo da sella italiano nato in Sardegna, figlio di Avenir e Narbolia da Abele III. Uno splendido baio di 10 anni, attualmente ospite presso la scuderia “Coa de Purdedu” (coda di puledro) di Giacomo Galliano a Villacidro dove si sta preparando per il Campionato di Dressage 2019 e quello di monta sarda da lavoro. Giacomo Galliano è noto in Sardegna non solo nella monta da lavoro e nell’equitazione da campagna ma anche nelle spericolate corse a pariglie. Ancora irripetuta è la sua figura, in piedi sul cavallo, con la sella tenuta in mano e il viso coperto dalla bandiera dei 4 mori. Non solo accompagnatore di turismo equestre e operatore di equitazione per i diversamente abili, ma anche uno dei pochi maniscalchi del medio campidano che ha riportato buoni risultati nelle ferrature per le gare agonistiche e di endurance.
In questo video Lio’i, Leone, incarna il medievale cantore di gesta cavalleresche grazie alla tela-coperta in tessuto di jean che la Jana, alias Angela Demontis, ricopre di disegni premonitori, come fosse una Parca che governa il destino degli Uomini. La tela-coperta, così dipinta, vuole essere un omaggio all’Arazzo di Bayeux, il tessuto che descrive per immagini gli avvenimenti chiave relativi alla conquista normanna dell’Inghilterra.
Lio’i diventa, dunque, un aedo a quattro zampe, un cantastorie straordinario che ben rappresenta l’happening equiartistico di HORSE PAINTING: un innovativo laboratorio di pittura che permette a tutti di partecipare, grandi, piccini e diversamente abili, nell’ottica di un’integrazione sociale globale in cui i cavalli sono mediatori e catalizzatori empatici d’eccezione
Comunicato stampa Horse Painting