Città del Capo, 4 aprile 2022 – Che succede, è l’assalto alla diligenza delle 11?
Ovviamente no, come noteranno i più attenti dei nostri lettori: infatti i cavalieri hanno cappelli e selle che chiaramente non provengono dal Far West, perché sono Boeri.
Per la precisione, rievocatori storici che durante il ‘Boer and Brit Day’ di Val, che si tiene in Sud Africa ogni anno, ricordano la celebre Battaglia del Treno di Whisky.
L’episodio si inseriva nella Guerra Boera tra Afrikaaner (i discendenti dei coloni olandesi, belgi, francesi e tedeschi nell’Africa meridionale) e gli inglesi che infuriò tra il 1899 e il 1902.
Ma ne rappresenta un momento molto particolare, in cui le due parti contrapposte trovarono un terreno di incontro comune.
Infatti gli Afrikaner assalitori e i britannici difensori del treno che trasportava Whisky finirono per bersi insieme il desiderato distillato, senza nessun spargimento di sangue.
Ci piacerebbe che ne passassero tanti di questi treni, nei posti dove le persone non riescono a ricordare le cose che li uniscono ma solo quelle che li dividono.
Per inciso, alla Guerra Boera partecipò anche il giovane Winston Spencer Churchill, che conosciamo bene come ottimo cavaliere.
Poi sì, è stato anche il Primo Ministro inglese più famoso della storia, quello che diresse la Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale e nel periodo post-bellico.
Anni terribili, spaventosi, difficili: ma che passarono, e lasciarono il posto ai goduriosi Swinging Sixties: da ricordare nei momenti cupi, anche se non siamo Boeri e non ci piace il whisky.