Bologna, 6 gennaio 2020 – La Befana è già arrivata a portarvi calze, dolci e carbone? da noi è passata questa mattina presto, e ci ha lasciato un bel regalo: una cartolina da Gargilesse-Dampierre, minuscolo comune francese nella valle della Loira che vanta 287 abitanti e la magnifica chiesa di Saint-Laurent-et-Notre-Dame, edificata nel X secolo.
Ma cosa raffigura esattamente la cartolina, secondo voi? ovviamente cavalli: per la precisione, l’affresco trecentesco che si trova nella cripta della chiesa e rappresenta i tre cavalli dei Re Magi colti nel momento in cui rimangono in attesa poco distanti dalla mangiatoia dove c’è Gesù Bambino, mentre i loro cavalieri gli offrono oro, incenso e mirra.
I cavalli scalpitano, uno cerca di sfregarsi testa e imboccatura contro l’anteriore già mezzo sollevato e sono tenuti per le briglie da un ragazzo, il palafreniere dei Magi, che ha tanto di didascalia a chiarire il suo ruolo: in un bel maiuscolo gotico/romanico c’è scritto “Galopin”, che in francese antico starebbe per ragazzino, monello, insomma il groom addetto alle monte di quei Saggi che venivano dall’Oriente (e quindi per forza che avevano dei gran bei cavalli, perdinci).
Si vede che siamo stati molto buoni quest’anno, se la Befana ci ha fatto un regalo così carino?
Da notare il dettaglio di finimenti (le selle sembrano proprio senza staffe, come quelle romane) e ferratura, con le teste dei chiodi molto sporgenti proprio come dovevano essere per i cavalli che avevano da viaggiare parecchio: e chissà quanta strada avevano fatto, prima di trovare la grotta indicata da quella stella….