Belluno, 25 novembre 2019 – Ieri abbiamo telefonato ai Vigili del Fuoco di Cortina d’Ampezzo per avere notizie riguardo ai cavalli, tre Murgesi, al centro di un acceso dibattito sui social .
Sono morti, sono vivi, come stanno? L’operatore che ci ha risposto al telefono ci aveva rassicurati, i cavalli erano stati portati dai suoi colleghi in una stalla riscaldata e stavano bene, e pregati di richiamare l’indomani mattina per avere notizie direttamente dalla squadra che aveva operato l’intervento.
Eppure, sempre dai social, divampa ulteriormente la polemica: i cavalli sono morti, scrivono da più parti.
Come d’accordo, stamattina abbiamo richiamato il Vigili del Fuoco di Cortina che ci hanno però detto di non poter rilasciare dichiarazioni, e di rivolgerci al Comando di Belluno.
Detto, fatto: ci risponde il gentilissimo capo servizio che spiega l’accaduto.
I suoi colleghi nel pomeriggio del 21 novembre scorso sono stati chiamati per fare rialzare due cavalli (“uno grande e uno piccolo”) che dal mattino non si sollevavano da terra: il medico veterinario che li stava curando era sul posto da due ore e mezza, le terapie messe in atto non avevano dato risultati e ha ritenuto l’ultimo tentativo da fare fosse di portarli in una scuderia riparata, al caldo.
Così i Vigili hanno imbragato i due cavalli, li hanno trasferiti su un mezzo con il pianale basso e poi portati molto cautamente e lentamente in una vicina stalla, visto che quella della proprietaria dei cavalli non era raggiungibile dal veicolo utilizzato per il soccorso degli animali.
Il trasferimento dei cavalli ha richiesto 4 ore di lavoro, complicato dal buio: il lavoro dei pompieri è terminato alle ore 21,00 una volta raggiunto il loro obiettivo, che era quello di ricoverarli nella struttura individuata come idonea.
I cavalli, ha precisato il capo servizio, erano tre: sono stati portati nella stalla i due sofferenti, il terzo ha cercato durante tutta l’operazione di difendere, a modo suo, i due compagni a terra.
Spingeva via i vigili al lavoro, non voleva che toccassero i due in difficoltà: li voleva proteggere.
Ma dopo le polemiche che infuriano in internet (“Non capisco da cosa nascano”, ci ha detto scorato il capo-servizio, “il nostro è stato un intervento difficile risolto in modo egregio”) per avere notizie sanitarie siamo stati, molto gentilmente, pregati di rivolgerci al servizio veterinario dell’Asl di Belluno.
Ci raccomanda anche di chiedere informazioni, per il futuro, ai comandi e non alle stazioni che hanno operato gli interventi: “Lì hanno un resoconto di tutti gli interventi, le stazioni locali non hanno un sistema di condivisione delle informazioni sui singoli casi chiusi durante il loro turno”.
Parliamo con il dottor Gianluigi Zanola, responsabile del reparto, che promette di richiamarci non appena avrà notizie direttamente dal medico veterinario che ha seguito i cavalli.
Pochi minuti e il telefono squilla, è il dottor Zanola: «La proprietaria aveva chiamato noi perché aveva due cavalli che stavano male, ma noi non possiamo fare questo tipo di intervento e le abbiamo consigliato di rivolgersi a un collega libero professionista. Il quale dopo ci ha detto che gli animali versavano in condizioni molto critiche, e nonostante tutti gli sforzi sono poi morti. La causa sembra essere stata una colica: appureremo con l’autopsia, che forse verrà effettuata oggi stesso».
Domani dovrebbero essere disponibili i risultati dell’esame autoptico di Reina e Polis, si chiamavano così la fattrice e la sua puledra morte a Cortina.