Bologna, lunedì 7 marzo 2022 – Cento anni, un secolo: la vita di Mario Garofoli, nato per l’appunto il 7 marzo 1922. Oggi per lui un compleanno davvero speciale, che tutto il mondo dello sport equestre italiano non può non festeggiare poiché Mario Garofoli ne è parte importante ed estremamente significativa.
Al suo nome infatti sono collegati alcuni dei periodi cruciali della storia del nostro sport: cominciando da quel dopoguerra in cui lui insieme a Piero e Raimondo d’Inzeo, Alessandro Azais, Luciano Ambrosio, Ugo Ricci ha costituito il nucleo di giovani cavalieri militari (con l’aggiunta del civile Alessandro Perrone) che sotto la guida di Gerardo Conforti e del presidente della Fise Ranieri di Campello – e con il ‘vecchio’ Alessandro Bettoni a far da chioccia – ha fatto ripartire il salto ostacoli azzurro dopo lo sfascio generato dal secondo conflitto mondiale.
Il nome Garofoli è poi inestricabilmente legato a quello dell’ippodromo militare di Tor di Quinto, uno dei luoghi ‘sacri’ dello sport equestre italiano a partire da quando venne creata proprio lì la succursale della Scuola Militare di Pinerolo con l’istituzione del primo corso di equitazione di campagna nel 1891. Nel 1951 tuttavia i cavalli spariscono da Tor di Quinto, struttura che viene convertita a campo di addestramento per i mezzi corazzati: l’uomo che deve obbedire all’ordine di ammainare la bandiera con le fiamme arancioni della Scuola è il papà di Mario, il colonnello Federico Garofoli. Ma nel 1967 i vertici militari decidono di ridare a Tor di Quinto la sua antica e nobile identità: esecutore di questo progetto è il generale Franco Melotti, il quale si avvale della fondamentale e imprescindibile collaborazione del suo braccio destro, l’uomo che di fatto realizza l’opera. Chi? Il tenente colonnello Mario Garofoli… proprio lui, il figlio di Federico. Mario si mette alacremente al lavoro: un’opera non facile se si pensa a come i mezzi corazzati possono aver ridotto terreni e strutture… Il 30 maggio 1969 è il giorno in cui si può annunciare il compimento del progetto: Tor di Quinto ospita la prima giornata di corse del rinato ippodromo.
Mario Garofoli inoltre sarà alla guida del concorso ippico internazionale ufficiale di Roma insieme a Fabrizio Finesi dall’inizio degli anni Ottanta fino al 1997: un arco di tempo durante il quale si è sviluppato il difficilissimo processo di adeguamento di un evento di concezione rigorosamente tradizionalistica alle più moderne realtà organizzative. Per Mario Garofoli non è stato un compito certamente facile: a cui lui ha comunque dedicato tutto sé stesso senza alcun risparmio.
Il valore di Mario Garofoli tuttavia non sta solo nelle cose che lui ha fatto, ma anche nella persona che lui è: uomo arguto, buono, spiritoso, profondamente gentile… Frequentarlo è un piacere immenso, che aumenta ulteriormente se al suo fianco c’è Maria Grazia Toscani, sua moglie e compagna di una vita, persona meravigliosa. Oggi Mario Garofoli compie 100 anni: voltandosi indietro può rivedere tutta la storia dell’equitazione italiana moderna, quella storia nata dallo sfacelo della seconda guerra mondiale e cresciuta di anno in anno fino a oggi, quella storia che lui ha attraversato da protagonista con il suo tipico stile riservato ed equilibrato. Nel giorno del compleanno si fanno gli auguri. La cosa però più importante che tutti noi possiamo e dobbiamo dire a Mario Garofoli è una sola: grazie. Grazie Mario, con tutto il cuore!