Bologna, 27 settembre 2023 – Gli anglofoni lo chiamano tail docking e si tratta di un’antica usanza che imponeva che la coda dei cavalli da tiro fosse tagliata per ragioni di praticità e sicurezza.
Del tutto desueta in Europa – non fosse perché i cavalli non sono più così utilizzati in agricoltura – sono addirittura state promulgate leggi in merito, per vietare quella che di fatto rimane una vera e propria mutilazione.
Eppure, in alcuni paesi, non solo non si è legiferato in merito, ma si è addirittura continuato a perseverare in questa discutibilissima pratica in virtù di ragioni prettamente estetiche. Tra questi paesi gli Stati Uniti. Dove però – e per fortuna – esiste un reale potere dell’opinione pubblica, che qualche volta riesce a ‘raddrizzare’ il tiro.
È esattamente quanto accaduto per i Clydesdale che tradizionalmente, con un magnifico carro storico, sono i testimonial della Budweiser e aprono ogni anno – da 80 anni – l’appuntamento del Super Bowl, l’evento sportivo più seguito d’America.
Fedele alla tradizione, Anheuser-Busch – azienda leader nel beverage – ha sempre utilizzato cavalli con la coda mozzata e per questa ragione è stata esposta, negli ultimi anni, ad aspre critiche da parte del mondo sensibile al benessere animale.
La bella notizia è che da ora in avanti non lo farà più: i Clydesdales della Budweiser avranno la coda intatta per iniziativa della stessa Anheuser-Busch.
Ci piacerebbe pensare a un ravvedimento spontaneo, ma molto più probabilmente si tratta dell’esito delle molte petizioni presentate dalla Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) e dalla paura di perdere l’affezione di molti consumatori – 121mila – che avrebbero inviato esplicita richiesta di interrompere questa barbara usanza.
Quale che sia la ragione, accogliamo con piacere la notizia, affidata alla stampa dai vertici della stessa Anheuser-Busch.
«La pratica della mozzatura della coda degli equini è stata interrotta all’inizio di quest’anno. La sicurezza e il benessere dei nostri amati Clydesdale sono la nostra massima priorità».
Cheers!