Bologna, 27 settembre 2024 – Negli ultimi anni, secondo quanto riportato in accreditati studi di settore, i consumatori mostrano sempre maggiore attenzione rispetto all’impatto degli alimenti sulla salute e sul benessere. Per il carrello della spesa sono spesso preferiti prodotti con un elevato valore nutrizionale. E proprietà salutari. Il mercato globale del ‘superfood’, altrimenti noto come ‘alimenti funzionali’ è in costante crescita e nel 2020 ha raggiunto circa 270 miliardi di euro. Uno dei segmenti più importanti tra gli alimenti funzionali è quello che origina dai prodotti lattiero-caseari.
Tra tutti quelli che la natura ci offre, ne emerge uno che ha immediatamente scalato la classifica della qualità: il latte di cavalla.
Buono e bello
Con un elevato potenziale per la produzione di alimenti funzionali, il latte di cavalla (di quello di asina la bontà era già nota…), per composizione è molto più simile quello umano rispetto al latte vaccino. E ciò soprattutto in virtù di un basso rapporto caseina/proteine e di minerali, e per l’elevato contenuto di lattosio e acidi grassi polinsaturi.
Secondo un recentissimo studio condotto alla Facoltà di Scienze alimentari e della pesca alla West Pomeranian University of Technology in Polonia, il latte di cavalla è una materia prima particolarmente vocata per la produzione di gelato allo yogurt e di gelato simbiotico (si chiamano simbiotici quei prodotti che racchiudono in sé sia le caratteristiche proprie dei prebiotici sia quelle dei probiotici). Grazie alla composizione unica, il latte di cavalla può essere promosso tra gli alimenti funzionali più preziosi, capace di apportare benefici alla salute dei consumatori.
Gli esperti garantiscono che il gusto del gelato ottenuto dal latte di cavalla non differisce affatto da quello che siamo abituati a consumare… E ciò non di meno è ricco di lattoferrina, una proteina presente nel latte materno umano che rafforza il sistema immunitario, e lisozima, un enzima antimicrobico che aiuta a combattere le malattie. Oltre a essere decisamente più digeribile.
Nello studio, pubblicato su testate scientifiche con approfondimenti più dettagliati e grande dovizia di formule e percentuali chimiche, del latte di cavalla e dei super-alimenti che può contribuire a produrre si dice un gran bene. Tanto sotto il profilo nutrizionale quanto sotto quello del gusto. Però… Come sempre quando si affronta il tema della produzione alimentare di origine animale l’ultima parola sull’eticità del suo utilizzo spetta solo all’uomo. Magari ricordando che il latte che una cavalla produce sarebbe – secondo natura – relazionata all’allattamento di un puledro. E non a una produzione di carattere industriale su larga scala.