Bologna, 3 gennaio 2023 – Che sia una disciplina abbastanza diffusa tra chi pratica monta Western è cosa risaputa.
Ma il Mountain Trail sta cominciando ad attirare anche molto ‘inglesisti’.
Neologismo che fa alzare molti sopraccigli tra le prof. di italiano di ogni ordine e grado, ma molto usato nelle scuderie che si ispirano al mondo equestre ‘stars and stripes’.
Tanto che l’Italian Mountain Trail Horse Association ha pensato di aggiungere a quelle già esistenti anche una categoria riservata a chi monta con la sella inglese e magari viene dal Salto Ostacoli, o dal Dressage.
“Questo per facilitare l’approccio a chi monta abitualmente cavalli abituati al filetto e alla redine diretta” ci spiega Sofia Lampugnani di IMTHA, “e magari può avere qualche difficoltà su certi ostacoli rispetto a chi monta Western, o comunque soggetti smazzettati”.
Quali i vantaggi del Mountain Trai per questi binomi che provengono dal mondo dell’equitazione nostrana?
“Prima di tutto, esattamente come per gli altri, il fatto di costituire una possibilità di impiego per cavalli che per svariati motivi è meglio non siano sottoposti a sforzi fisici come quello richiesto ad esempio dal salto ostacoli. Avere l’obiettivo di partecipare a una delle nostre gare è comunque uno stimolo per il lavoro del binomio e per mantenere il cavallo in lavoro, quindi più tonico e in forma”.
E anche più felice, aggiungiamo noi. Sappiamo bene tutti quanto sia difficile, per un cavallo abituato a una stretta collaborazione con il suo umano di riferimento, essere lasciato in scuderia e sentirsi trascurato, non continuare a fare qualcosa.
Immaginiamo che i cavalli che vengono dall’equitazione classica devono sicuramente imparare, comunque, qualcosa di nuovo con il Mountain Trail.
“Certamente imparano a prendersi il tempo di pensare. Se tutto quello che hanno fatto fino a quel momento era rispondere all’indicazione di andare in avanti per superare gli ostacoli, nel MT capiscono che è importante fermarsi, pensare, valutare. E anche ad affrontare le proprie paure. Capiscono che quello che può sembrare terribile a una prima occhiata in realtà non causa nessun particolare problema. Così si rafforza sempre di più la sicurezza che hanno nei loro mezzi e anche in chi li monta”.
A proposito della metà umana del binomio: anche loro imparano qualcosa di nuovo.
“Certamente: prima di tutto a fidarsi del proprio compagno. Ma anche a valutare con più consapevolezza i suoi atteggiamenti e le sue reazioni, e a scoprire che lasciandogli il tempo di capire le cose nuove è pieno di buona volontà nel rispondere anche alle nostre più strane richieste. Nel Mountain Trail cavallo e cavaliere devono imparare a gestire l’imprevisto e le proprie reazioni, superando problematiche come rifiuti, anticipazioni, esagerata reattività e reazioni fuori controllo. Un atleta (e si parla come sempre sia di cavallo che di cavaliere) che impara a gestirsi sarà un atleta più performante, qualsiasi sia la disciplina in cui è impegnato”.
Quando e dove ci sarà la possibilità di cimentarsi in queste categorie?
“Prima occasione alla Fiera di Travagliato, in provincia di Brescia, dal 21 al 23 aprile 2023”.
Vi terremo aggiornati su altre date e occasioni in cui cimentarvi col Mountain Trail, colleghi ‘inglesisti’: e vi assicuriamo che se deciderete di fare il grande passo vi divertirete un mondo.
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suona familiare ?