Napoli, 1 settembre 2020 – Poteva essere solo un catalogo, questo volume edito da Arte’m. E invece è una vera delizia, curata con attenzione da Denise Maria Pagano e arricchita dal contributo tecnico fondamentale di Ivo Baldisseri, autorità indiscussa nel mondo degli attacchi italiano e internazionale.
Protagonista di questo gioiellino tra i libri di cavalli è la collezione di carrozze ospitata nel museo di Villa Pignatelli a Napoli, sulla Riviera di Chiaia.
Una location perfetta per legni che fecero la belle epoque e dintorni anche su questa strada che Goethe, scrittore tedesco che di viaggi e paesaggi se ne intendeva, chiamava “…la passeggiata che non finisce mai”.
Sono 34 i rotabili custoditi in alcune sale a piano terra della palazzina Rothschild di Villa Pignatelli, già adibite a scuderie.
E le carrozze, di servizio o padronali che siano, sono state tutte donate da alcuni nobili e generosi signori napoletani.
Il marchese Spennati, il conte Dusmet, il conte Leonetti di Santojanni, l’avvocato Strigari: dal 1960 al 1979 hanno arricchito con i loro lasciti il nucleo principale della collezione costituito dalla prima donazione, quella del marchese Mario d’Alessandro di Civitanova.
Per darvi un’idea del personaggio: era nato a Napoli nel 1863, il popolo lo chiamava ‘O Marchese d’e carrozze perché furono la sua passione sin da ragazzo.
E anche quando le automobili avevano già soppiantato gli attacchi lungo le strade partenopee (e non solo) lui continuava ad uscire per la sua quotidiana passeggiata con uno dei suoi magnifici legni e cavalli stupendi, perfettamente in grado di reggere il confronto con gli elegantissimi equipaggi dell’epoca d’oro napoletana.
Perché Napoli alla fine del XIX secolo era, dal punto di vista delle redini lunghe, ai livelli più alti di tutta Europa.
Non solo per il numero di attacchi che ne affollavano le vie e per la loro bellezza, ma anche e soprattutto per l’abilità dei cocchieri partenopei che stupivano regolarmente i già numerosissimi turisti stranieri per la capacità di guidare ad alta velocità nelle strade più affollate senza mai (o quasi…) provocare incidenti.
Gli stessi ospiti da fuori confine poi spiegavano che qui c’erano più bei legni che a Parigi perché a Napoli nessun gentiluomo appena appena rispettabile si sarebbe mai sognato di farsi vedere camminare a piedi.
Era quindi una stringente necessità, come potete capire, quella di avere una scuderia ben fornita e adeguatamente equipaggiata.
Ma tutti questi ed altri interessantissimi particolari li potrete trovare nel libro di cui vi stiamo parlando: e lo facciamo con grande piacere, perché non è davvero facile trovare pagine così ricche di curiosità e informazioni legate al mondo dei cavalli in generale e quello degli attacchi in particolare.
Consigliamo anche un viaggio a Napoli, con tappa al Museo di Villa Pignatelli.
Donato nel 1952 allo Stato Italiano dalla principessa Rosina Pignatelli, nata Fici dei duchi di Amalfi, con tutto lo splendido arredamento che conteneva completo di preziose collezioni di argenti, smalti, bronzi, cristalli, una ricchissima biblioteca e 4.000 microsolchi di musica classica e lirica.
Il lascito voleva rendere omaggio alla memoria del marito, il principe Diego Aragona Pignatelli.
L’annesso Museo delle carrozze è rinato nel 2014 dopo una gestazione lunga e travagliata, ma ora è una tappa imperdibile per ogni amante del mondo dei cavalli che si rispetti.
E quando sarete lì, ad ammirare quelle che erano l’orgoglio de o’ Marchese d’e carrozze rivolgetegli un pensiero affettuoso: lui che amò così tanto i cavalli e gli attacchi fu portato nel suo ultimo viaggio, quello verso il Camposanto, da un furgone diesel.
Non se lo meritava, il marchese Mario d’Alessandro di Civitanova.
Titolo: Museo della carrozze a Villa Pignatelli di Denise Maria Pagano, Ivo Baldisseri, Ludovica Giusti, Cassandra Lo Gatto, Raffaello Causa, Rosanna Naclerio Editore: Arte’m Pagine: 96 Euro: 9,00