Siena, 21 maggio 2021 – Applausi a scena aperta anche questa volta.
Non per un concerto, anche se si trattava del tenore Andrea Bocelli: ma per il passaggio che ha fatto con la sua comitiva di pellegrini in sella nel cuore di San Gimignano.
Con Bocelli anche la moglie, il cantante americano Taurens Wells e alcuni amici, tutti a cavallo, tutti scrupolosamente ripresi dalla troupe che li segue passo passo per girare “The Journey Andrea Bocelli”.
Bellissima e toccante l’idea del pellegrinaggio, sicuramente anche il documentario sarà magnifico.
I panorami incantati che si possono ammirare in sella lungo la Via Francigena sono tra i più belli d’Italia, e Bocelli nel suo viaggio da Roma a Lajatico pur non potendoli vedere sentirà atmosfere e sensazioni impagabili.
Ma, ci permettiamo un piccolo ma: sarebbe stato bello vedere almeno qualcuno della compagnia con il cap.
Perché tra i tanti messaggi che sicuramente il grande tenore avrà l’occasione di lanciare al mondo tramite il suo documentario, sarebbe stato bello ci fosse anche quello per l’attenzione alla sicurezza.
Siamo pignoli e rompiscatole? Sì, siamo pignoli e rompiscatole, lo sappiamo.
Ma che bello deve essere stato sentire il rumore degli zoccoli dei cavalli per le strade medioevali di San Gimignano.
Musica, e una delle più belle: per chi ha un orecchio da musicista, poi, ancora di più.
Andrea Bocelli è nato a Lajatico nel 1958, e ha cominciato a farsi conoscere dal grande pubblico nel 1993 quando cantò con Zucchero Fornaciari il duetto “Miserere”.
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