Bologna, 10 febbraio – Ci sono storie che non hanno stagione: non passano di moda, non diventano mai vecchie, fanno sempre e comunque bene al cuore.
Come quella che ci ha raccontato da Chiavenna (provincia di Sondrio) Beatrice Valzer e che riguarda Diamante, la sua cavalla Haflinger.
Il racconto era arrivato subito dopo Natale, ad emozione ancora fresca e si sentiva nella voce di Beatrice la voglia di condividere quella gioia.
La gioia di avere, come compagna nella vita, una cavalla come Diamante.
“Ieri è stato bellissimo” ha detto Beatrice, “eravamo andati come tutti gli anni a portare gli auguri agli ospiti di una RSA del nostro comune. Io e un’amica in sella, ma c’era anche una carrozza con un bellissimo Frisone”
“Mentre eravamo nel giardino della struttura è successo qualcosa che mi ha commosso: Diamante spontaneamente si è avvicinata al vetro che la separava dalle persone sedute in carrozzina, all’interno del salone a piano terra. Le signore in carrozzina, molto anziane e non in grado di camminare, allungavano le mani per accarezzarla. E lei si avvicinava al vetro e lo spingeva col naso, come per dire ‘Voglio arrivare da voi’! Mi sono sentita vivere in una immagine bellissima, che testimonia la sensibilità dei nostri cavalli, gli Haflinger. E’ stato molto toccante per tutti, medici e infermieri compresi oltre che per noi”.
Succede spesso che andiate con i vostri cavalli in queste strutture?
“Ogni anno andiamo a fare gli auguri di Natale nelle scuole e nelle strutture per gli anziani: io mi ritengo fortunatissima ad avere questa cavalla con una sensibilità fuori dal comune. Me ne sono resa conto passando in mezzo ai ragazzi disabili, che a volte emettevano suoni anche un po’ incontrollati e lei niente, impassibile come se fossero cose che succedono tutti i giorni. Ma il momento più bello è stato quando l’assistente ha aperto la porta e lei si è messa lì all’uscio e allungava il collo per andare ad accarezzarli: loro erano immobili, era lei che accarezzava loro, era la cavalla che andava verso quelle pesone che non si potevano muovere”.
E lei lì, ad assistere da una posizione privilegiata: in sella a questo gioiello di Haflinger.
“Sono davvero tanto fortunata ad avere una cavalla come lei, e anche a far parte di un gruppo di allevatori e amici come il nostro. Ci piace tanto trovarci e quando possiamo portare un sorriso alle persone, rimaniamo sempre senza parole per queste emozioni. E siamo consapevoli che i nostri cavalli hanno tante attitudini, ma soprattutto tanta sensibilità. Quanto è bello regalare un sorriso lo sanno bene soprattutto Aurelio e Lorenzo Sala, che prestano servizio volontario tutto l’anno in queste strutture: ma farlo con i nostri cavalli, ovviamente, è ancora più bello”.
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