Pordenone, 5 maggio 2023 – Si è concluso da pochi giorni il tour italiano 2023 di Jean-François Pignon.
Un grande successo di pubblico dovuto anche al fatto che ogni tappa era composta dalla visione, il venerdì sera, del film “40 giorni, 4 criolli e il silenzio” esperienza personale di Pignon in Argentina e fonte, per lui, di grande ispirazione nel suo approcciarsi ai cavalli.
Al film seguiva una discussione e e lo scambio di riflessioni con gli spettatori.
Il sabato sera era il momento dello spettacolo con i suoi 13 cavalli in libertà, e nelle giornate di sabato e domenica lo stage pratico con i cavalli dei partecipanti.
Jean-François Pignon è uomo di spettacolo e addestratore ma, in primis, è un grande uomo di cavalli.
I cavalli possono essere addestrati in tanti modi: Pignon, che lavora esclusivamente con cavalli in libertà, ritiene che l’addestramento debba venire solo dopo la creazione di un forte legame con l’animale.
Il cavallo è un animale sociale, con le sue regole di branco.
Ha grande sensibilità ed è grande osservatore, e prontissimo alla fuga se avverte pericolo.
Il cavallo ama la forza perché rappresenta sicurezza e protezione, ma teme la forza aggressiva cui risponde fuggendo o attaccando.
Il ‘saluto al cavallo’ di Pignon è una presentazione di sé stesso come essere forte e calmo, una guida sicura, un dominante gentile.
E così senza carote, senza carezze, senza voce e soprattutto senza punizioni i cavalli lo seguono, fiduciosi e disponibili.
È sicuramente un percorso lungo e paziente, perché il tempo dei cavalli non è il tempo dell’uomo, sempre così di fretta nelle sue intenzioni: ma i primi risultati compaiono subito se l’approccio è corretto.
E da perfezionare poi nel tempo con calma, pazienza e lavoro su se stessi.
Pignon lavora con i cavalli solo se è sereno, se sente la calma dentro se stesso.
Per fare questo si serve, lui credente, della preghiera: una meditazione quotidiana che gli permette di centrarsi sul bene, sul cuore.
Perché lui dice: “L’amore costruisce“, e lo si vede bene nei suoi spettacoli, dai suoi cavalli che non sono automi ammaestrati ma professionisti vivi e attenti, non perfetti ma veri, come un gruppo di atleti con il loro coach.
Il tour di Jean-François Pignon 2023 è stato possibile grazie all’impegno organizzativo di Roberto Devivo e dal suo team.
Noi ringraziamo di cuore Romilda Martignoni, che ha scritto questa notizia per Cavallo Magazine e ha anche scattato le bellissime fotografie che vedete qui.
Qui una nostra recensione del libro di Frederick Pignon, fratello di Jean-François “Al galoppo verso la libertà. Le sei regole d’oro per educare i cavalli”.