Bologna, 30 agosto 2019 – Il mondo equestre italiano perde uno dei suoi più illuminati sostenitori. All’età di soli 75 anni, si è spento Alessandro Zanini. La passione equestre ha accompagnato Alessandro Zanini per tutta la sua vita e la verve dell’imprenditore bolognese l’ha portato a essere il motore trainante del Gese (Gruppo Emiliano Sport Equestri) di San Lazzaro di Savena, una delle realtà più floride e robuste dell’equitazione italiana. Acquistato all’inizio degli anni ‘90, il prestigioso circolo ippico alle porte di Bologna fondato da Mauro Checcoli ha goduto della dinamicità del suo ‘gran patron’ che vi ha dedicato passione, risorse e grandi energie. A Zanini si deve l’ingaggio a direttore tecnico del Gese di Juan Carlos Garcia, cavaliere di alto livello internazionale in sella ad Albin III di cui, sempre Zanini, volle una statua all’ingresso delle scuderie che lo ospitarono, a dimostrazione di una passione per i cavalli fatta di rispetto, riconoscenza e amore.
«Un uomo dal carattere aperto, schietto e diretto. Era innamorato dei cavalli, e ha vissuto in sella praticamente tutta la sua vita». Così lo descrive in un affettuoso ricordo l’amico Lucio Guastaroba, storico organizzatore insieme a Zanini del Master d’Italia ‘Memorial Dalla Chiesa’, appuntamento carico di significati sportivi e non solo, tappa certa da molti anni del Gese per ricordare il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro.
Autoironico, sportivo, sempre disponibile, Zanini è stato indubbiamente un gentleman dell’equitazione che difficilmente potrà essere dimenticato.
In moltissime occasioni, nonostante i suoi molteplici impegni imprenditoriali – da sempre a capo delle Grafiche Zanini nonché consigliere della Poligrafici Editoriale – Alessandro Zanini si è messo al servizio dello sport, a supporto della Federazione Italiana Sport Equestri (due mandati come consigliere) o di mitiche imprese come i World Equestrian Games di Roma del 1998 (coordinatore sportivo dell’evento), accanto agli amici di una vita. Una figura quindi sempre in primissima linea per offrire il proprio contributo per uno sport senza il quale per lui era difficile immaginare la propria esistenza.
per zanini le cose dovevano esse fatte solo bene: dai cataloghi ai libri della sua azienda grafica fino alle gare del suo centro ippico. E questo per un solo grande motivo: la passione.
L’equitazione italiana non si dimenticherà di una figura tanto significativa e Alessandro Zanini rimarrà un esempio di etica sportiva.
Oggi la redazione di Cavallo Magazine, la famiglia Riffeser e il mondo equestre abbracciano Arianna, Andrea, e la signora Elena Zanini Caliceti con la certezza che la passione, quella vera, rimane per sempre. Rimarrà con noi per sempre.