Bologna, 5 gennaio 2022 – Basta con questa mala informazione, è ora di fare piazza pulita di fake news e leggende metropolitane.
Per dire, la Befana: è dai tempi dei Celti che viene sempre bistrattata.
Sempre costretta a lasciare spazio e visibilità ai soliti uomini, proprio vero che il soffitto di cristallo non lo sfondi nemmeno con la scopa.
E prima Mitra, poi Babbo Natale…sempre qualcuno che ti ruba la scena solo perché sono maschietti, sì anche i Re Magi perdindirindina.
Che anche se venivano dall’Oriente mica sono diversi dagli altri, anzi: subito a fare gli splendidoni con oro, incenso e mirra.
Eppure solo una cinquantina d’anni fa (ieri per chi ha tempi mitici) era la Befana a portare i regali, mica quel trippone vestito di rosso pagato da una nota ditta di bibite gassate.
E dire che eravamo partiti bene: ai bei tempi (paganesimo e giù di lì) era opinione comune che anziane signore volanti, spettinatine e non conformi ai canoni di bellezza delle Miss Chissacosa fossero propiziatrici della fertilità.
Adesso col cavolo, neanche un selfie ti puoi fare senza cambiarti i connotati almeno con i filtri: quelli dei cellulari, ovviamente, che fotoscippano (sic) la tua vera faccia.
Va beh, che ci volete fare: tanto ci siamo abituate noi Befane.
Bistrattate, messe nell’angolino, prese in giro e canzonate: ma poi la calzetta l’appendete sempre, birichini.
E noi sempre ve la riempiamo: che dite, meritate le caramelle o il carbone quest’anno?
Lo domanderemo ai vostri cavalli: loro sanno sempre la verità.