La casualità che regola molte incognite della vita per molti segue un disegno. Per altri è solo casualità. Ma poco importa. Se sei nata in Somalia e sei donna, lo sport, l’equitazione, non sono accessibili come in Svezia e neppure in Italia.
Cultura, religione, società… ogni aspetto influisce sulla possibilità o sulla difficoltà di poter seguire una propria inclinazione. Anche quando si tratta solo di una forte, fortissima, inclinazione equestre.
Questo è il motivo per il quale la storia di Shukri Osman Muse ha fatto impazzire il mondo.
Shukri Osman Muse è una ragazza somala di 25 anni. Sicuramente più colta e ‘attrezzata’ della media di altre tantissime sue connazionali. E tuttavia la sua storia ha la valenza di un simbolo. Lei è un esempio del fatto che… si può fare!
Anche in una cultura iper-tradizionalista e severa, se hai una passione vera e sei determinata nel voler raggiungere un obiettivo, ce la puoi fare.
Il sogno di una bimba somala
Shukri Osman Muse era appena una ragazzina di Mogadiscio quando ha iniziato a sognare di montare a cavallo. Un animale che ha sempre amato tantissimo… Ma l’equitazione non è uno sport adatto a una donna.
Anzi, a ben guardare, forse nessuno sport è veramente adatto a una donna in Somalia. A Parigi 2024 per la bandiera del paese africano è sceso in campo un solo atleta. Un uomo per l’atletica leggera.
Se si fruga nel web, alla voce ‘somalia athlets female’ compaiono solo cinque faccine. Una è quella di Samia Yusuf Omar, olimpionica a Pechino nel 2008 a soli 17 anni, morta poi nel tragico naufragio di un barcone mentre tentava di arrivare in Europa (toccante il libro “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella che parla della storia della sua vita, ndr).
A distanza di 20 anni, le ragazze somale continuano a sognare lo sport. E l’amazzone di Mogasiscio ne è la prova più attuale.
La passione della vita tutta da inventare
Shukri Osman Muse ha iniziato a montare solo un anno fa ma le sue ambizioni sono grandi almeno quanto la fatica che ha fatto fin qui per raggiungere il primo gradino del suo grande sogno.
Ma quali sono le difficoltà di una giovane donna che vuol fare equitazione dalle sue parti?
Dall’abbigliamento in poi, tutte!
Shukri Osman Muse non sapeva neppure dove reperire un cavallo. Ma un passo alla volta, ha trovato il compagno di sport, l’istruttore – Yahye Moallim Isse – e ora non è rarissimo scorgerla in sella tra le strade cittadine.
Secondo l’istruttore, si tratta di un’allieva molto dotata e non è affatto impossibile che un giorno possa rappresentare il suo paese in eventi equestri internazionali.
Per il momento però Shukri Osman Muse è più che altro un esempio per molte ragazze. E anche un po’ un simbolo per la sua città. Mogadiscio è a lungo stata ai vertici delle classifiche mondiali delle città più pericolose. Vedere oggi una donna, per di più a cavallo, che la attraversa senza difficoltà è sicuramente un bel messaggio.
Ci voleva un cavallo e ci voleva una donna…