Bologna, 21 ottobre 2023 – Trisavola di Elisabetta II, la regina Victoria ha portato la corona del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda (1837) ed è stata Imperatrice d’India (1876).
Come quasi tutti i reali britannici, la sua prossimità verso i cavalli parla di una vera passione. A sostenere la tesi di un vero amore per l’equitazione praticata ci sono molti i dipinti che la ritraggono in sella. Eppure si racconta che non amasse affatto il galoppo e l’ippica, tanto che presenziò al Derby di Ascot una sola volta.
Inizialmente, proprio per questa sua antipatia per il mondo dei Purosangue, smantellò parte del Royal Stud di Hampton Court per poi rispristinarlo qualche anno più tardi diventando, ironia della sorte, una delle allevatrici di galoppo di maggior successo nel XIX secolo.
Tra i soggetti usciti dal Royal Stud durante il suo regno 11 vincitori di Classiche, tra i quali Sainfoin (1890 Derby), La Fleche, fillies Triple Crown nel 1892 e Gold Cup nel 1894 e Springfield, vincitore della July Cup (1876) e Champion Stakes (1877).
Dopo la morte del marito, il principe Alberto, pare che Queen Victoria cadde in una profonda depressione. E si narra che il suo fedelissimo groom John Brown (con lei nella foto), conoscendo le predilezioni di Vittoria, per alleviare il suo stato di prostrazione fece arrivare sull’Isola di Wight, alla residenza reale di Osborne House – direttamente da Balmoral – il cavallo preferito della regina. Si chiamava Fyvie. Pur non sapendo se riuscì nell’impresa di lenire il dolore della regnante, Fyvie quanto meno ebbe il merito di rimetterla in sella.