Legnano, 30 giugno 2021 – Nel variegato mondo dei palii quello di Legnano era noto, sino ad oggi, per utilizzare ancora cavalli Purosangue Inglese.
Sembra che però da quest’anno le cose cambieranno: il Ministero impedisce infatti ai Psi che corrono in ippodromo di partecipare ai palii, di qui la decisione di adottare i Mezzosangue.
Certo, la pista di Legnano è una pista da galoppo a tutti gli effetti, con linee e fondo che non divergono da quelle di un ippodromo regolare.
Ma che si adotti un tipo equino un pochino meno veloce anche per questa corsa a noi fa piacere, visto che va tutto a vantaggio della sicurezza dei cavalli.
Questo dei cavalli mezzosangue sarà un legame in più con il Palio per antonomasia, quello di Siena.
Sono già numerosi i fantini che corrono in entrambe le occasioni, d’ora in poi anche i cavalli potranno essere gli stessi.
Si vedrà nella Provaccia del prossimo settembre (il palio si corre il 19) se davvero ci sarà stata questa rivoluzione.
Il presidente della commissione veterinaria del Palio di Legnano è il dottor Alessandro Centinaio, ben conosciuto anche nel mondo dell’equitazione sportiva.
Nei mesi scorsi il dottor Centinaio si era espresso contro la decisione del Ministero di sperare le carriere dei fantini da palio da quelli delle corse regolari negli ippodromi.
«La decisione del Ministero di vietare ai fantini che corrono nei palii d’Italia le riunioni in ippodromo è una follia», aveva detto Centinaio a Legnano News.
Il riferimento era alla conseguente impossibilità dei fantini di lavorare comunque in questo periodo così difficile.
Il Palio di Legnano è corso dalle 8 contrade cittadine, la prima edizione è del 1932: nel 1961 si è registrata l’unica partecipazione di una amazzone.
Qui una notizia di cronaca, non recente, da Legnano che è anche la fonte di questa nota