Pavia, 31 agosto 2022 – C’era una volta un bel tempo, dove se anche eri lontano gli amici ti dedicavano il loro scrivendoti una lettera, o anche solo una cartolina.
Ma sapevi che si erano seduti, avevano preso la penna in mano e solo per te, per raccontarti qualcosa: come fa ormai abbastanza spesso per noi Paolo Destefanis, torinese appassionato allevatore di cavalli iberici.
Ci piace sempre ricevere queste lettere, e come sempre le condividiamo con voi: grazie Paolo!
‘Ciao, finalmente riesco a parlarvi della bellissima Festa Andalusa di Rivanazzano che io e Roberto Bruno abbiamo avuto il piacere di organizzare come Accademia Equitazione Iberica ISHA
Ho allegato alcune foto per farvi meglio capire la quantità di gente che ha partecipato e quanto noi ci siamo divertiti.
Sono state veramente 2 belle giornate con gente semplice, appassionata, colta, disponibile e con tanti amici: vecchi e nuovi.
Mi ha fatto piacere convincere tutti gli artisti ad essere molto disponibili con le persone che si avvicinavano a chiedere informazioni per diffondere, senza secondi fini, la cultura equestre.
Mi accorgo sempre di più che, soprattutto in Italia, la cultura equestre si sta perdendo per lasciar spazio a credenze e dicerie molte volte diffuse per scopi economici.
Ma torniamo alla festa, un pubblico molto numeroso si è divertito. E noi con loro, perché noi avevamo voglia di stupire divertendoci e loro una gran voglia di passare 2 o 3 ore in allegria. Soprattutto per lasciarsi alle spalle i problemi degli ultimi 2 anni, e non pensare troppo a quelli che stanno velocemente arrivando.
Ho visto tanta gente che aveva voglia di svagarsi, mangiare qualcosa di diverso e distrarsi vedendo il nostro spettacolo, e perché no: anche facendosi un bel giro in carrozza nel parco.
Non mi dilungo oltre, comunque veramente una bellissima festa.
Alcuni giorni dopo sono partito con la mia famiglia per andare in Andalusia. A Jerez dove mia figlia, Anita Destefanis, partecipava ad uno stage presso un cavaliere della Real Escuela, e a Cordoba alla Caballerizas Reales dove abbiamo fatto un corso di perfezionamento oltre a visitare alcuni posti stupendi.
Alla Yeguada della Cartuja di Jerez de la Frontera abbiamo visto un bello spettacolo.
E ho vissuto un momento molto emozionante quando hanno fatto un numero speciale. Hanno fatto entrare un branco di soli puledri, in seguito le fattrici ed in un attimo ogni puledro è andato dalla propria madre che lo ha allattato. E’ stata una cosa semplicissima, estremamente naturale ma molto, molto emozionante!
Un altro momento intenso è stato quando ho visto mia figlia durante una lezione alla corda con lei sul cavallo senza redini. Lo facciamo anche noi per acquisire equilibrio in sella. Ma a un certo punto l’istruttore le ha fatto chiudere gli occhi perché percepisse i movimenti del cavallo, senza perdere concentrazione ed assetto cercando di guardare.
Subito mi è sembrata una cosa normale. Poi ho capito che tutto si evolve e di conseguenza c’è sempre da imparare, e anche quanto è importante usare tutti i sensi per entrare sempre di più in sintonia col cavallo, percepire anziché guardare. D’altronde i ballerini che da sempre io paragono ai cavalieri, quelli bravi, non ballano con la testa in giù per vedere i loro piedi e quelli del partner ma a testa alta, fieri e sorridenti come dovrebbe sempre essere anche un cavaliere col suo cavallo’.
Destefanis chiude questa sua con i consueti gentili saluti, e un arrivederci. Noi ci contiamo, chissà se arriveranno prima due chiacchiere davanti a un buon caffé o un’altra lettera?
Noi aspettiamo, comunque sarà, con piacere.