Reggio Emilia, 17 ottobre 2023 – Altro che Sylvester, con o senza guantoni da box.
Per gli svedesi lo stallone italiano più ricercato al moneto è Nerone, asino Romagnolo dalla impeccabile genealogia e dai tratti eleganti.
Come ben si addice all’orecchie-lunghe più sportivo dell’allevamento nostrano, insomma.
“Lo ha acquistato la signora Siv Olson” ci ha spiegato Charlotte Engholm, allevatrice, amazzone e giudice nata a Helsingborg ma da anni sposata e domiciliata in Italia, a Vezzano sul Crostolo.
“Lei sarà la prima allevatrice svedese di asino Romagnolo” continua Charlotte, “infatti ha appena acquistato anche una femmina, Romea. Partirà per raggiungerla non appena eseguito il Test di Coggins. Ultimamente si è aperto un buon canale verso il nord Europa per i nostri asini, perché lassù non hanno razze autoctone“.
Come mai il Romagnolo è particolarmente apprezzato?
“Perché è l’asino sportivo per eccellenza: più grande del Sardo, più fine e leggero del Martinese o del Poitou, altra razza che in Svezia va per la maggiore. Assieme a tutto un assortimento di asini più piccoli e che lassù tendono a incrociare tra di loro senza preoccuparsi di razze e origini. Così quelli che hanno al momento sono comunque o molto piccoli, o non troppo predisposti al lavoro. Il Romagnolo invece non solo è fine e leggero, ma ha anche ottime andature. Non per niente era il classico soggetto che in Romagna veniva attaccato al calesse del medico condotto. Con il suo magnifico trotto, che poteva tenere senza sforzo per una lunga giornata di lavoro era il compagno più robusto, affidabile e idoneo a svolgere un compito così importante. Inoltre può essere anche montato, oltre che attaccato”.
Cosa ci fanno con tutti questi asini in Svezia?
“Li usano: la signora Olson ad esempio ha allevato cavalli Svedesi da Dressage e Salto Ostacoli per tutta la vita. Ora vuole produrre asini che possano essere per l’appunto attaccati e montati. In Svezia, come in tanti paesi del nord, amano lavorare anche con gli asini: i più piccoli, i più comuni al momento, vengono attaccati in pariglie o usati come compagni di passeggiata portati a mano. Sono comunque coinvolti in tante attività, ma avere asini di taglia più grande permetterà ai tanti appassionati di avere un compagno a orecchie lunghe che sarà possibile coinvolgere in più attività. In più si stanno moltiplicando anche gli orgogliosi proprietari svedesi di muli: e anche qui l’introduzione di uno stallone Romagnolo potrà essere più che utile, in un paese che già dispone di ottime fattrici mezzosangue“.
Molto bene per l’allevamento dell’asino Romagnolo.
Avere uno sbocco in più di mercato dovrebbe permettere agli allevatori di pensare con più tranquillità a far coprire le loro fattrici.
Programmando così la nascita di più puledri, che non solo potranno essere destinati al mercato nazionale ed estero ma anche ad aumentare il numero di soggetti di una razza che ha seriamente corso il rischio di estinguersi.
Con tutto quel che ne consegue in termini di consanguineità e mancate opzioni di selezione, oltretutto.
Forza Nerone, lo stallone italiano…anzi, Romagnolo!