Lucca, 7 ottobre 2021 – Nella sua città la conoscono tutti come la Bimba della Carrozza.
Perché Marika Iavarone, 25 anni, di mestiere fa la fiaccheraia: gestisce cioè un servizio ippotrasportato per turisti in quel di Lucca, e la potete vedere durante tutta la bella stagione alle redini del suo Luigi, un elegante sauro dorato di origine spagnola.
Ma non solo lì: perché Marika ha anche un profilo Tik Tok con più di 50.000 follower dal quale spiega la vera vita di un cavallo da attacchi, e di un equipaggio che svolge questo servizio.
“E dopo i fatti di Firenze” ci racconta Marika con una verve tutta toscana ma come addolcita dalla filosofia di chi ha buone radici napoletane, “sto spiegando a tutti come funziona veramente la nostra vita. Anche agli animalisti, e in diversi si sono ricreduti dopo aver offeso, senza conoscerlo, chi fa il nostro lavoro”.
Perché a Marika, giovane come è, viene ovviamente naturale usare i social per raccontare e spiegare.
Una contaminazione bella tra antico e moderno, un lampo di verità in tante accuse bugiarde.
“Perché chi ci accusa non conosce in molti casi noi né tantomeno i cavalli, e si basa su preconcetti sbagliati. Io voglio spiegare loro come stanno veramente le cose: quale è la proporzione tra il peso che può trasportare un uomo e un cavallo, dove è distribuito questo peso grazie alla carrozza – sul mozzo delle ruote, non sulla schiena del cavallo. Invito a ragionare, non ti dico la mia verità assoluta: però spiego, faccio esempi anche banali – per una persona è più faticoso portare una cassa d’acqua con lo zaino o con un carrello? E funziona”.
Funziona perché Marika ci mette passione, e anche tanta pazienza: “Perché sono i cavalli che te lo insegnano: anche io all’inizio ho avuto problemi, mi era capitato lo stesso incidente che è successo a Firenze: ma il cavallo mi ha insegnato che ci vogliono lavoro e costanza, e allora i risultati arrivano. E ad arrabbiarmi mi sono resa conto che perdevo tempo”.
“Perché lavorare con i cavalli mi dà consapevolezza”, continua Marika: “quando vedo che a Luigi basta dargli voce perché si fermi quando devo spiegare qualche curiosità ai clienti, e riparte sempre alla voce e magari chi sta li ad aspettare per criticarmi ci rimane male perché non uso la frusta: loro parlano, parlano, io parlo con i fatti. Poi sta alle persone intelligenti capire dove sta la verità”.
La verità di un cavallo sereno come Luigi, che ha un paddock enorme condiviso con un collega – il giovane Mario, che Marika sta addestrando – per rilassarsi quando il lavoro è terminato.
Che a Lucca tutti conoscono, e che ha le sue fermate fisse per la carota da un ristorante, per la caramella nel bar, per un pezzettino di pane dalla signora giù in fondo.
Un cavallo amato, che ha la sua ballina di fieno che lo aspetta all‘ombra degli alberi nelle pause di lavoro, acqua fresca a disposizione, ferri specialissimi con un inserto ingomma da avvitare quando cammina su strada e togliere quando è al paddock.
“Gli permettono di non fare fatica quando si tratta di ripartire, offrono una ottima adesione e lui lo apprezza molto. E un sistema che ha inventato un mio collega, ed è solo uno dei tanti modi in cui aiuto Luigi: che non porta imboccatura, tra le altre cose, ma di questo in tanti nemmeno si accorgono”.
In compenso, noi dopo questa chiacchierata ci siamo accorti che Marika ha davvero tanta passione: per il suo Luigi, per i cavalli, per il suo lavoro.
“Vorrei piuttosto sensibilizzare i comuni perché trovino ai cavalli delle carrozze che prestano servizio in diverse città a trovare per loro scuderie idonee, vicine al posto dove lavorano e con spazi per farli sgambare in libertà e nel verde. Lucca da questo punto di vista è perfetta: noi in venti minuti di passo siamo a casa”.
Brava bimba, quella della carrozza: noi abbiamo scaricato la app di Tik Tok solo per vedere i suoi video, e ne vale la pena.