Napoli, 7 novembre 2018 – Un cavallo portato a correre attaccato ad un sulki a Ponticelli lunedì mattina verso le 8 e 30 si è schiantato contro un camion dopo essersi liberato dell’attacco e aver galoppato a perdifiato tra il traffico: è morto subito dopo, difficile non pensare che si stia chiedendo “Ma perché?…” mentre è a terra e guarda in alto, verso il camion contro cui è finita la sua vita.
Ed è difficile rispondere a quel perché: perché ha pagato lui per l’ignoranza degli uomini che lo hanno portato a galoppare in mezzo ad una strada invece che su una pista? perché non si riesce a sradicare questa nefanda abitudine, che per un malinteso senso di primitiva e stupida valentìa in alcune regioni è così diffusa? perché deve morire lui, incolpevole, rischiando anche di uccidere altri incolpevoli passanti che lo hanno incrociato nella sua corsa verso la morte?
Ma il cavallo è morto, e non siamo costretti a rispondergli.
Tutta la scena, dall’inquadratura del sulki rovesciato in mezzo a via Mario Palermo sino al momento dell’impatto è registrata in un video girato col cellulare e poi diffuso in rete; vicino a loro c’era anche un altro cavallo, sempre attaccato.
Il video mostra immagini molto crude, non guardatelo se temete di rimanere impressionati