Nuova Delhi, 30 dicembre 2020 – Sembra una scena presa da qualche film sulla nascita di Gesù, o da un presepe vivente.
Invece questo particolare di agnelli, cavalli e pastori arriva dall’India dei giorni nostri: è la migrazione annuale delle greggi a Bhota, vicino alla città di Hamirpur nell’Himachal Pradesh.
Ogni inverno scendono dalle montagne per passare la stagione invernale nelle zone di pianura, più temperate.
E come tutti i pastori di questo mondo, di ogni epoca, hanno bisogno di una “balia” asciutta per gli agnellini appena nati che non sarebbero in grado affrontare il viaggio a piedi.
A questo servono i cavalli, gli asini e i muli che convivono insieme alle greggi: tramite apposite bisacce fermate sul loro doso danno un passaggio ai nuovi nati.
Oggi come 2.000 anni fa, in India come a Gerusalemme, o in Abruzzo o in Piemonte: siamo tutti molto, molto più vicini di quanto crediamo possibile.
Che Presepi servano anche a ricordarci questo?
Mah, chi lo sa.
Comunque, un particolare curioso: avete notato la batteria solare assicurata al basto?
Pastori sì, ma con lo smartphone!
Ricordiamo che la Transumanza lungo i tratturi che portano dal Mediterraneo alle Alpi è stata iscritta nel 2019 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Citiamo dal sito Unesco:
La transumanza, il movimento stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi, è una forma di pastorizia. Ogni anno in primavera e in autunno, migliaia di animali sono guidati, dall’alba al tramonto, da gruppi di pastori insieme ai loro cani e cavalli lungo percorsi costanti tra due regioni geografiche e climatiche. In molti casi, anche le famiglie dei pastori viaggiano con il bestiame. Si possono distinguere due grandi tipi di transumanza: transumanza orizzontale, in regioni piane o pianeggianti; e transumanza verticale, tipicamente nelle regioni montane.