Roma, 28 maggio 2020 – Ah se potessimo fare come in “Ritorno al futuro”, il film di Zemeckis, e piombare in quello che sarebbe stato un normale giovedì a Piazza di Siena.
Salutare gli amici, vedere le solite facce che però qui – chissà perché – sembrano sempre un po’ più interessanti e cercare un posto sulle gradinate, accomodarsi in santa pace e godersi finalmente lo spettacolo dei percorsi uno dopo l’altro.
Ci è passato il mondo su queste gradinate, e non solo quello equestre: ma certo per resistere sotto il sole romano di fine maggio ci vuole una buona dose di passione, altrimenti ci si limita a fare presenza e poi via, alla buvette più vicina.
Che poi c’è anche chi sgomita nella corsa al posto più bello, quello da Vip che ti garantisce non solo un po’ di ombra ma soprattutto la visibilità giusta, l’allure di quelli che contano e magari ci scappa pure un selfie col famoso o la belloccia di turno sullo sfondo (“…sai, ero seduto proprio lì di fianco!”).
Ma la maggior parte del pubblico di Piazza di Siena è davvero da sempre gente di cavalli, che davvero vuole vedere i cavalli e i percorsi e i grandi campioni di ogni tempo.
Come era la contessa Jolanda Calvi di Bergolo, nata principessa di Savoia: la primogenita di Vittorio Emanuele III ed Elena del Montenegro aveva la passione per l’equitazione e la coltivò per tutta la vita.
C’è una sua foto del 1923 a Piazza di Siena: ha appena sposato il suo amore, l’ufficiale di cavalleria Giorgio Carlo Calvi di Bergolo.
Da sotto un delizioso cappello a larga tesa guarda verso il campo dal palco reale in compagnia dei genitori, di Giorgio V d’Inghilterra e della regina Vittoria Maria di Gran Bretagna.
E ce n’è un’altra del 1952 dove è seduta sulle gradinate, in prima fila e senza altro a distinguerla tra tutti se non la correttezza impeccabile della figura: guarda i binomi in campo esattamente con la stessa attenzione di 30 anni prima – la gloria passa, ma la passione no.
Alla destra della contessa Calvi di Bergolo si riconosce la duchessa di Morignano, una leggendaria amazzone che dava del “lei” ai suoi cani sempre e soltanto meticci, girava con una scassatissima Fiat 600 e in scuderia teneva in media 10 cavalli coi quali ha partecipato a cacce e concorsi per tutta la sua lunga vita.
Sì, oggi sarebbe cominciata Piazza di Siena: e ci piacerebbe essere a sedere lì sulle gradinate, a guardare i percorsi e i cavalli.